L’autocisterna con targa polacca era stata notata mentre effettuava manovre sospette, uscendo e rientrando dal Grande Raccordo Anulare.
I Finanzieri, insospettiti dalla insolita guida, che avveniva tra l’altro in orario notturno, hanno proseguito con l’attività di pedinamento a distanza, finché non hanno notato il mezzo pesante dirigersi verso un’area di sosta privata, nella zona ovest di Roma.
A quel punto, si sono appostati per osservare l’interno del piazzale, rilevando immediatamente i movimenti indaffarati intorno veicolo, subito affiancato da altro autoarticolato.
I militari sono entrati sorprendendo un 46enne di Napoli intento a preparare la documentazione giustificativa del prodotto petrolifero appena arrivato e ad avviare le operazioni per il trasbordo dello stesso.
I preliminari accertamenti, infatti, hanno permesso di rivelare che il prodotto contenuto nell’autobotte non fosse olio lubrificante, come falsamente riportato sui documenti che aveva al seguito l’autista, ma era gasolio di contrabbando destinato al mercato della capitale.
Le perquisizioni effettuate all’interno degli automezzi hanno consentito, inoltre, di accertare che tra i due soggetti vi erano stati numerosi contatti telefonici durante tutta la giornata e che l’indirizzo di destinazione del carburante era stato trascritto su alcuni appunti rinvenuti all’interno della cabina di guida.
I due sono stati arrestati. Denunciata per concorso nel reato di contrabbando anche la proprietaria dell’area commerciale.