Le pubblicità che vedi in giro spesso ti emozionano, vero? A volte ti fanno ridere, altre commuovere, altre ancora ti strappano una lacrima. Lo sai che non è quello lo scopo della pubblicità? Ma soprattutto, se hai un’azienda, lo sai che fare quel tipo di pubblicità ti fa perdere soldi senza portarti quasi mai nulla indietro?
Mi presento, poi ti spiego cosa intendo. Mi chiamo Cosimo Errede, e sono un Creativo Pentito. Anni fa infatti, anche io usavo per i miei clienti fare quel tipo di pubblicità. Tutti facevano così, e forse per inesperienza, forse per pigrizia, anche io mi adattai a fare quello che mi sembrava “normale”. Faccio questa premessa per dirti che tutto sommato non è colpa dei creativi se fanno quello che fanno. In fin dei conti comprendo che sanno fare solo quello, e devono portare a casa la pagnotta. Quindi non sono in malafede (o almeno non sempre). Ma tutto questo è il peggior veleno per il tuo business. La pubblicità è un altro sport, e adesso ti dico come si fa.
Quando investi qualche soldo in pubblicità, quali sono gli obiettivi che ti poni? Vuoi che tutti ne parlino? Vuoi che quando la gente che ti conosce che ti incontra al bar ti dica “oh, Mario, la tua pubblicità è proprio simpatica, io e mia moglie ci siamo divertiti tantissimo quando l’abbiamo vista”. Oppure, molto più semplicemente e razionalmente, quando dai soldi ad un’agenzia pubblicitaria ti auguri che quei soldi ti tornino moltiplicati? Bene, se hai risposto positivamente all’ultima domanda, allora ho un’ottima notizia per te.
I creativi che ti promettono “visualizzazioni, like, condivisioni, effetto wow, etc.”, non potranno più sfilarti soldi tanto facilmente. Perchè ora ti svelerò quali sono i 4 semplici pilastri sui quali fondare una pubblicità che ti renda magari meno gonfio l’ego, ma molto più gonfio il portafogli.
Se vuoi ottenere risultati finanziari e non semplice visibilità con la tua pubblicità, allora segui questi semplici segreti del mestiere e scoprirai un mondo sconosciuto a gran parte dei piccoli imprenditori. E se lo comincerai a fare prima dei tuoi concorrenti, credo proprio che ti divertirai parecchio.
Ragione di acquisto
Se non spieghi in maniera chiara al tuo potenziale cliente il motivo per il quale deve acquistare da te e non dal tuo competitor o addirittura non acquistare, sappi che stai spendendo soldi inutili con i tuoi annunci.
Questo è un acronimo che significa (in Inglese) Unique Selling Proposition. Te la traduco: Unica Proposta di Vendita. Te la spiego: devi fornire al tuo cliente potenziale una ed una sola proposta. Non cadere mai nella trappola del voler vendere tutto tipo “Ristorante di carne, pesce, bio, vegan, pizzeria, infissi in alluminio, agenzia di viaggi”. Se lo fai butti i tuoi soldi.
Credenziali
Hai notato che all’inizio di questo articolo mi sono presentato a te? Ecco, dovresti fare lo stesso con i tuoi clienti potenziali, semplicemente spiegando loro “chi sono io per poterti dire queste cose e consigliarti questi prodotti o servizi”.
Misurabilità
Qui, quasi sempre, casca l’asino. Sai come fanno i pubblicitari creativi a venderti i loro servizi? Te l’ho detto prima. Ti riempiono l’ego con like, condivisioni ed altre metriche inutili, che nulla hanno a che fare con i reali scopi della pubblicità, ovvero vendere. Se la tua pubblicità non contiene un codice di tracciamento univoco che ti dica quanti soldi ti tornano in cambio di quelli che hai investito, allora stai buttando al vento il tuo budget.
Ti vedo un po’ preoccupato. Lo so, ora ti stai passando la mano tra i capelli e stai pensando “cavolo, non credevo fosse così difficile fare pubblicità, ma quanti soldi ho buttato finora?”. E intanto ti passano davanti agli occhi i simpaticissimi volantini che ti ha fatto il tipografo o il video commovente che la tua agenzia social ha fatto passare online per mesi.
Ma stai su con la vita! Ti avevo detto che si trattava di una buona notizia no? Beh, quella che ti ho spiegato con i 4 pilastri, si chiama Regola Errede, ed è la base fondante dell’Advertising Diretto. La pubblicità diretta.
Quando ho vinto la mia pigrizia, ed ho accumulato abbastanza esperienza per poter uscire dagli schemi che i creativi avevano imposto alla pubblicità, allora la musica è cambiata. E sto aiutando tantissimi piccoli e medi imprenditori ad uscire dalla sabbie mobili della creatività fine a sè stessa, che non porta all’azienda risultati finanziari.
Sono davvero felice che abbia avuto voglia di dedicare qualche minuto alla lettura di questo articolo. Mi auguro di esserti stato utile. Se vuoi puoi venire a prenderti altre informazioni utili e gratuite nel gruppo Facebook Advertising Diretto: http://bit.ly/advdirettogruppo o leggendo gli articoli del Blog: http://bit.ly/cosimoerredeblog