La scrittura è stato da sempre quel mezzo di comunicazione attraverso il quale l’uomo ha saputo esprimere pensieri, emozioni, teorie, sentimenti, sfoghi personali o contestazioni. E se prima lo faceva usando carta e penna, scrivendo frasi su biglietti o carte da lettera, oggi utilizza i mezzi tecnologici, quali social, chat, telefonini e smartphone. Eppure c’è un luogo incantato a Sermoneta, immerso nella natura, dove chiunque può scrivere quello che vuole, su una formella di terracotta che resterà per sempre incisa e affissa sui terrazzamenti di un orto degli ulivi, creando un patrimonio di pensieri. Il progetto, chiamato “la montagna dei pensieri”, nasce un anno fa dalla mente della nota scultrice di Sermoneta, Daniela Caruso con il supporto del suo compagno, Alfredo Pisano, a seguito di un viaggio realizzato in Birmania sul Pindaya Caves, un’enorme grotta arricchita da più 8000 mila statue del Buddha di varie grandezze, acquistate e donate, e dove sotto ognuna di essa è stata poi inserita una didascalia della persona donante. Per conoscere più da vicino questo progetto del tutto singolare, il Caffè ha incontrato l’artista di Sermoneta, la quale ha raccontato con gioia, cosa l’ha spinta a partire per questa originale avventura. “Ho vissuto l’ esperienza in Birmania con grande emozione- spiega con occhi che le brillano – leggevo le didascalie e mi stupivo di trovare anche nomi di persone italiane, ne ho trovati due provenienti da Sperlonga, e allora mi sono chiesta”perché non far rivivere la stessa emozione anche da noi?”. Inizia così a pensare a come poter concretizzare questa sua idea e decide di sfruttare il pezzo di terreno di sua proprietà, una sorta di orto degli ulivi, che si trova fuori dalle mura di Sermoneta, salendo verso il Cimitero in via San Francesco. Con un po’ di passa parola e di pubblicità, l’idea fa subito presa sulle persone che sentono sorgere in loro la voglia di lasciar scritto qualcosa, di testimoniare il proprio vissuto, la propria interiorità, l’impronta personale su questa terra. Con “la montagna dei pensieri” si vuole realizzare la più grande opera collettiva che nasca da piccoli pensieri individuali, per farne un’antologia vivente che potrà essere letta dagli stessi, dai posteri e da chi, attraverso una frase, potrà ricordare i nostri avi. “Ognuno è autorizzato a scrivere quello che vuole: un messaggio, una dedica, uno sfogo personale, la frase che più lo rappresenta, non ci sono delle limitazioni in questo senso- aggiunge infine la scultrice– è un progetto in fasce, ma già abbiamo realizzato tantissime formelle e la cosa ci rende orgogliosi perché ognuno sta lasciando qualcosa di sé permettendo di creare un grande libro da leggere sotto le stelle”. La richiesta di incisione si può fare direttamente al centro storico di Sermoneta, tutte le domeniche presso il museo “C’era una volta…” di cui Daniela è la realizzatrice. Cambiano gli strumenti, i mezzi con cui si è portati a scrivere di sé, ma il seme è sempre lo stesso, e cioè il bisogno che si ha di esprimersi lasciando una testi
12/06/2019