«Il sistema degli impianti di smaltimento rifiuti è fragile, la città è complessa». La sindaca Raggi è intervenuta per pochi minuti ieri nella Commissione parlamentare Ecomafie presieduta da Stefano Vignaroli (M5S). Ma la lunga relazione di tecnici e dirigenti di Ama sulla gestione dei rifiuti della Capitale e della stessa prima cittadina si è protratta fino a tarda sera. Numerose le audizioni della giornata, tra le quali quella del prefetto di Roma, Gerarda Pantalone, e del direttore di Arpa Lazio, l’agenzia di controllo della Regione, Marco Lupo. «Circa un milione di tonnellate l’anno di rifiuti escono dalla città metropolitana di Roma diretti a impianti di trattamento o smaltimento fuori provincia», ha detto Lupo. Si tratta del 50% della spazzatura prodotta, che ha un valore di centinaia di milioni di euro. Un business per le aziende private dei rifiuti. Dal cassonetto dell’indifferenziata ai tir sull’autostrada i rifiuti di Roma e provincia che vanno a trattamento e smaltimento oltre la città metropolitana trasportati dai tir rappresentano anche un problema ambientale. Lupo ha spiegato «che quasi l’80% dei rifiuti urbani del Lazio vengono prodotti nell’area della città metropolitana di Roma». Il parametro della città metropolitana è l’ambito territoriale nel quale i rifiuti di norma dovrebbero terminare il ciclo ed essere smaltiti. Lupo ha aggiunto: «in seguito all’incendio del Tmb Salario, c’è stato un incremento del 10% dei flussi verso impianti fuori provincia, ad esempio la struttura di un privato a Latina ha lavorato al 70% per Roma». E anche a Frosinone e Viterbo sono andati ingenti quantitativi di rifiuti romani da trattare. Il direttore di Arpa Lazio è stato ascoltato in mattinata mentre l’audizione del governatore del Lazio Nicola Zingaretti attesa in serata è stata rinviata perché l’intervento del Comune di Roma si è protratto a lungo. «Da quando nel 2013 è stata chiusa Malagrotta, il sistema è andato in crisi — ha detto Vignaroli, presidente della Commissione Ecomafie —, per questo cerchiamo di ascoltare tutte le autorità e le forze in campo».
12/06/2019