Il convegno “La Via Appia Antica e il Grand Tour tra Roma e i Colli Albani” inserito tra gli eventi che celebrano il Trentennale di Palazzo Chigi, è stato aperto l’altra mattina dal presidente del consiglio comunale di Ariccia Gianluca Staccoli, dalla Soprintendente ai beni culturali di zona Margherita Eichberg e dal maggiore Paolo Masciocchi della Guardia di Finanza. Organizzato dal Comune di Ariccia, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, in collaborazione con Palazzo Chigi in Ariccia e l’Archeoclub Aricino Nemorense (segreteria organizzativa), il Comune di Lanuvio-Museo Civico Lanuvino, ha chiuso con un bilancio positivo per quanto riguarda gli esiti di ricerca emersi dai contributi dei vari relatori strutturati in quattro sezioni, corrispondenti ad altrettanti aspetti culturali legati alla Via Appia e al Grand Tour: 1) Vedute e storie di Vedute 2) I segni del territorio: un paesaggio vivo tra conservazione e trasformazione 3) Vivere sulla Via Appia: ventiquattro secoli di storia e archeologia 4) I viaggiatori che fecero l’impresa: tra note di passaggio e aspettative di scoperta. Hanno partecipato direttori di musei, specialisti di vari settori quali funzionari archeologi e ricercatori, architetti, storici dell’arte e speleologi. Nella prima giornata sono intervenuti: Margherita Fratarcangeli, Enrico Da Gai, Alberto Silvestri, Renato Mammucari, Claudia Castagnoli, Rita Paris, Virginia Volterra e Francesco Petrucci (moderatori Francesco Petrucci e Daniele Federico Maras); nella seconda giornata sono intervenuti: Massimiliano Valenti, Giuseppina Ghini, Romano Moscatelli, Maria Cristina Vincenti, Silvia Aglietti, Luca Attenni, Daniele Baldassarre, Sara Scarselletta, Roberto Libera (moderatori Antonella Bonini e Monica Di Gregorio). Il comitato scientifico del convegno era composto da: Luca Attenni, Simona Carosi, Daniele Federico Maras, Francesco Petrucci, Alberto Silvestri e Maria Cristina Vincenti. Inoltre, in corrispondenza delle due giornate di studio è stata inaugurata la mostra “La Via Appia e il Grand Tour tra Roma e i Colli Albani. Recuperi della Guardia di Finanza” (a cura di Simona Carosi), presso la sede di Palazzo Chigi, che espone sculture in marmo e mosaici, provenienti da scavi clandestini condotti nei pressi della Via Appia Antica tra Roma e Colli Albani, recuperati nel 2007 dalla Guardia di Finanza (per informazioni: https://www.palazzochigiariccia.com/. Presso la Locanda Martorelli-Museo del Grand Tour, il funzionario della Soprintendenza Daniele Federico Maras ha presentato i recenti interventi di restauro del ciclo pittorico settecentesco della Sala Kuntze realizzati dalla restauratrice Valeria Bruschi (progetto di Comune di Ariccia, Archeoclub Aricino nemorense e Associazione Yococu) ed è stata inaugurata la mostra “Sulla via Appia, regina viarum, nelle stampe d’epoca” (a cura di M.C. Vincenti e A. Silvestri), che raccoglie una serie di preziose incisioni (dal ‘700 ai primi del ‘900) dedicate alla Via Appia e ai suoi monumenti dal I miglio ai Colli Albani, realizzata grazie al contributo dei collezionisti, G. Cortese, R. Mammucari, F. Petrucci, U. Savo . Nell’ambito del dibattito che si è aperto, divenuto una tavola rotonda sul territorio, sono emerse alcune criticità sul territorio dei Castelli Romani quali i collegamenti con la Capitale, la non apertura di alcuni siti e musei nei fine settimana, l’esigenza di una maggiore attenzione e tutela per il paesaggio, la necessità di rendere fruibile ai visitatori il tratto di Appia Antica tra Albano e Ariccia, la costruzione di una rete tra musei, addetti ai lavori, Soprintendenza e Enti comunali per progettare la valorizzazione e il turismo coinvolgendo le varie potenzialità del territorio. A fare da cornice al convegno sono stati i beni culturali di Ariccia (museo di se stessa) il Palazzo Chigi, la Locanda Martorelli e la scenografica Piazza di Corte per la quale studiosi intervenuti e cittadini hanno auspicato una maggiore tutela e valorizzazione. Nella foto il quadro di una delle belle principesse, ch era stato rubato 32 anni fa’ recentemente restituito dai carabinieri di Palermo a Palazzo Chigi.
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