“Nell’intesa le parti concordano su un percorso graduale di reinternalizzazione dei mezzi e del personale con ambiti territoriali differenziati, da concludere nell’arco di 36 mesi, che si avvii iniziando dalle postazioni di Roma Capitale, per poi estenderlo successivamente alla provincia romana e alle quattro province del Lazio”.
«Stiamo parlando di un accordo molto importante che va nella direzione giusta di potenziamento del servizio e al tempo stesso dando ai lavoratori le necessarie garanzie di stabilità nel servizio», ha commentato l’assessore regionale alla Sanità e all’Integrazione sociosanitaria, Alessio D’Amato. “La direzione generale dell’Ares 118 – prosegue il comunicato – si è impegnata a presentare un piano di fattibilità con la previsione dei mezzi e delle risorse umane necessarie e i relativi costi con la contestuale rimodulazione, in proporzionale diminuzione, dell’acquisizione di servizi esterni da privati.
I rappresentanti sindacali, condividendo le linee di azione intraprese, hanno chiesto che il reclutamento di nuovo personale per i mezzi reinternalizzati debba essere ad incremento della spesa del corrispondente costo già sostenuto dall’azienda e che nell’espletamento delle procedure concorsuali venga considerato il curriculum professionale acquisito dai partecipanti anche in applicazione della legge regionale 4/2017″.