“Sono nato a Ciampino e ci ho vissuto fino a 27 anni. Sono figlio di questa città e ne sono profondamente innamorato. Nonostante io sia nato a Ciampino il 26 giugno del 1950 nella clinica De Fenu, di via IV novembre, in molti pensano che io sia Giorgio Balilla perché questo era il nome di mio padre che per oltre 50 anni è stato il proprietario dello storico bar omonimo. Mia madre, Manon, era la figlia di Azeglio Martella, uno dei fondatori della città e che molti ricorderanno perché suo era uno dei tre cinema degli anni ’60”.
Vi aspettavate di arrivare al ballottaggio?
“Nella vita i risultati sicuri e scontati non esistono. Sicuramente abbiamo lavorato per ottenere il massimo in una competizione che sapevamo particolarmente difficile”.
Qual è il punto di forza del vostro programma con cui pensate di vincere sull’avversario?
“Abbiamo tante idee per rilanciare innanzitutto il commercio a Ciampino: da un nuovo sistema di parcheggio, alla revisione della tassa sull’illuminazione sino ad arrivare ad una TARI che premi chi aiuta l’occupazione. Certo, per la crescita ci vuole una scossa ma i miracoli non li fa la giunta comunale, li fanno i lavoratori, le imprese, le comunità, i giovani. Sul capitolo risorse, ci impegneremo a non sprecare più i fondi europei, sono un flusso enorme di denaro a costo zero. In caso di vittoria organizzeremo una squadra che lavorerà 365 giorni l’anno solo per riuscire a conquistarli prima di altri. Ripartiremo anche con il Jazz Festival, il Cinestate, riapriremo il teatro che dovrà essere centro di aggregazione permanente per bambini, ragazzi e famiglie. Un’altra priorità è rappresentata sicuramente dal recupero dell’IGDO”.
I temi più caldi del territorio e più dibattuti dai cittadini sono due: l’aeroporto e il campo nomadi La Barbuta. Qual è la vostra posizione al riguardo?
“Non si possono certo nascondere le criticità acustico – ambientali legate all’aeroporto. Dobbiamo altrettanto riconoscere che l’aeroporto non può essere cancellato, consci del fatto che è stato il motore dell’economia cittadina per tanti anni. Chi si lancia in affermazioni diverse e spericolate, mente sapendo di mentire. È sicuramente giunto il momento di instaurare un dialogo continuo con la società Aeroporti di Roma e con RyanAir. Anche nel caso del campo nomadi “La Barbuta” sarà fondamentale far valere le ragioni dei cittadini di Ciampino con l’interlocutore principale che è il Comune di Roma, che ha la gestione complessiva e la sorveglianza del luogo. Mi auguro che Virginia Raggi torni presto a Ciampino per affrontare questa problematica”.
Quali sono gli aspetti positivi di questo paese da cui si potrebbe ripartire?
“Ciampino non è la città in agonia disegnata da alcuni. Non ha problemi economici insormontabili. Ciampino è un grande comune, con enormi risorse e potenzialità dovute alla posizione strategica nell’area sud di Roma, per le notevoli infrastrutture del sistema della mobilità: aeroporto, ferrovie, treno, autobus, metro”.
Elisabetta Di Cicco