Nel 205° anniversario della fondazione dell’Arma, a Latina è stata organizzata una cerimonia a cui hanno preso parte il prefetto Maria Rosa Trio, le autorità civili, della magistratura, militari e religiose provinciali, una rappresentanza di militari in servizio presso le varie Stazioni, nonché alcuni mezzi storici in uso all’Arma negli anni ‘50 e ‘80.
Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, il Colonnello Gabriele Vitagliano, Comandante Provinciale, ha commemorato l’evento soffermandosi sulla storia dell’Arma (di cui era testimone d’eccezione, presente alla cerimonia, il carabiniere Mario Ciavaglia, protagonista nel 1943 di una rocambolesca fuga dai lager nazisti dove era stato deportato, al pari degli altri carabinieri della capitale, in vista del ghetto di Roma) e sulla continua azione di contrasto al crimine, esercitata dalle Stazioni, dalle unità Radiomobili e dagli altri reparti, che ha consentito all’Arma di perseguire il 76% di tutti i reati denunciati in provincia.
Un momento toccante è stato rappresentato dalla lettura della lettera di una madre, preoccupata per il dilagare della droga fra i giovani, fenomeno al cui contrasto il Comando Provinciale dedica molte risorse investigative.
Un saluto particolarmente affettuoso è andato alle famiglie dell’Arma, vicine ogni giorno ai militari, di cui condividono sacrifici e soddisfazioni, un pensiero è stato indirizzato a tutti i Carabinieri della provincia caduti nell’adempimento del dovere.
Da 205 anni l’impegno di fedeltà al Paese è basato sulle stesse meravigliose motivazioni e sul medesimo desiderio di servire il bene comune in silenzio, per l’intima, autentica convinzione di operare per la causa più giusta. «I Carabinieri non sono altro che autentici figli del popolo, preposti alla tutela delle leggi e dei cittadini» scrisse il Generale Brunetto Brunetti, allora Comandante dell’Arma dei Carabinieri Reali, nel suo ordine di servizio del maggio del 1946, diramato per il referendum sulla forma istituzionale repubblicana.
I RISULTATI
Nell’ultimo anno, i reparti dell’Arma dislocati nella provincia hanno perseguito il 76% degli illeciti penali consumati nel territorio provinciale scoprendo gli autori di oltre 3.400 reati; 506 di loro sono stati tratti in arresto. Sono stati conseguiti importanti risultati investigativi, riguardo al contrasto di fenomeni corruttivi nell’ambito di assegnazione di gare d’appalto pubbliche evidenziati nelle tre operazioni denominate Tiberio, Tiberio 2, Touch Down) e altresì orientati alla disarticolazione di un sodalizio criminale di matrice camorristica responsabile del trasferimento fraudolento di denaro e utilità di provenienza illecita a cui sono stati sequestrati beni mobili ed immobili per circa 1 milione di euro (operazione Aleppo).
Va poi ricordato il grande impegno profuso per assicurare i molti risultati meno eclatanti ma sicuramente vicini alle esigenze del cittadino, anche nei settori d’intervento dei reparti specializzati (Forestali, Nas, Ispettorato del Lavoro, Tutela Patrimonio Culturale).
I RICONOSCIMENTI
Durante la cerimonia sono state consegnate 25 ricompense a militari del Comando Provinciale distintisi nel corso di operazioni di servizio.
Tra questi: encomi semplici concessi dal comandante della legione Lazio
Reparto operativo di Latina
Maggiore Meola Michele
Luogotenente C.S. Priore Raffaele
Maresciallo Maggiore Pierini Massimo
Maresciallo Maggiore Casale Fabio
Maresciallo Maggiore Bottone Giuseppe
Maresciallo Capo Macioce Giampaolo
Brigadiere Capo Q.S. Longobardi Vincenzo
Brigadiere Capo Caringi Angelo
Brigadiere Torre Michele
Vice Brigadiere Carrieri Gianluca
Reparto Territoriale Aprilia
Capitano Ruiu Vincenzo
Capitano Mascolo Pierluigi
Maresciallo Maggiore De Cristofaro Antonio
Maresciallo Maggiore Ricci Alessandro
Maresciallo Maggiore Rustico Stefano
Appuntato Scelto Q.S. Comunale Paolo