A tutela e salvaguardia della salute pubblica, come richiesto dalla ASL di Latina e seguendo le indicazioni e le modalità dettate dal Ministero della Salute (“Piano Nazionale di sorveglianza e risposta alle Arbovirosi), il Comune di Aprilia sta provvedendo in via cautelativa alla disinfestazione della zona prossimale a via Vanzina 75, per un raggio di 200mq.
STASERA E DOMANI LA DISINFESTAZIONE
Bisogna tenere le finestre chiuse durante le ore di esecuzione del trattamento di disinfestazione adulticida a partire dalle ore 23 del 31/05/2019 fino alle 4:00 del 01/06/2019 e dalle ore 23:00 del 01/06/2019 fino alle 4:00 del 02/06/2019;
prima del trattamento:
– raccogliere la verdura e la frutta degli orti pronta al consumo o proteggere le piante con teli di plastica in modo che non sia direttamente investita dal prodotto insetticida. Eventuali piscine in esercizio devono essere adeguatamente coperte per evitare la contaminazione dell’acqua;
– tenere al chiuso gli animali domestici e proteggere i loro ricoveri e suppellettili (ciotole, abbeveratoi, ecc.) con teli di plastica;
– durante il trattamento adulticida nei giorni e orari sopraindicati: restare al chiuso con finestre e porte ben chiuse, sospendere il funzionamento di impianti di ricambio d’aria, non tenere stesi indumenti e biancheria ad asciugare all’esterno delle abitazioni;
In seguito al trattamento si raccomanda di:
– procedere, con uso di guanti lavabili o a perdere, alla pulizia con acqua e sapone di mobili, suppellettili e giochi dei bambini lasciati all’esterno e che siano stati esposti al trattamento;
– in caso di contatto accidentale con il prodotto insetticida lavare abbondantemente la parte interessata con acqua e sapone.
COME SI TRASMETTE IL VIRUS
Basta una zanzara per diffondere la chikungunya a macchia d’olio: pungendo un soggetto infetto e subito dopo uno sano, il virus è automaticamente trasmesso. Chi ne viene colpito avverte febbre alta, mal di testa ed eruzioni cutanee ma soprattutto forti dolori alle articolazioni tali da limitare i movimenti dei pazienti – da cui deriva il nome chikungunya, che in lingua swahili significa “ciò che contorce” – che quindi tendono a rimanere assolutamente immobili. Si tratta di una malattia tropicale molto diffusa in Brasile, in India e nell’Asia centrale ma che da pochi anni è arrivata anche in Italia: i sintomi di solito svaniscono dopo una decina di giorni. La malattia non è letale nella gran parte dei casi, tuttavia negli anziani e nei soggetti con basse difese immunitarie il rischio di complicazione è più alto. Non esistono trattamenti antivirali specifici e le cure si focalizzano primariamente nell’alleviare i sintomi: al momento non è in commercio un vaccino contro la chikungunya. Lo scorso anno sono stati 252 i casi autoctoni di registrati dal sistema di sorveglianza delle malattie infettive della regione Lazio. Di questi, 197 casi erano residenti ad Anzio, mentre i restanti 50 erano residenti a Roma e 5 a Latina, oltre a casi isolati ad Aprilia, Ardea e Grottaferrata.