Proprio a Cori il 29 marzo del 1914, in piazza Signina, la Caligaris davanti una grande folla tenne il comizio inaugurale delle bandiere del Circolo giovanile Socialista e della Lega contadina coresi. Notevole fu anche il suo impegno a difesa dei diritti delle maestre elementari nella Unione Magistrale Nazionale, all’epoca principale sindacato della categoria. Il fascismo la cacciò da Sezze assieme alla famiglia per le sue idee politiche costringendola a rifugiarsi a Velletri e il suo caso fu anche dibattuto nel Parlamento nel maggio del 1923, con capo del governo Mussolini. Ma una volta caduto il regime il Psi di Pietro Nenni non si dimenticò del suo lungo impegno nel territorio lepino-pontino e la nominò componente della Consulta nazionale che entrò in funzione a Palazzo Montecitorio il 25 settembre del 1945. La Consulta era un parlamento transitorio nominato dai partiti del CLN in attesa delle prime elezioni politiche dopo la caduta del regime fascista, ne facevano parte 400 tra le più importanti personalità della politica e della cultura, da Benedetto Croce a Giulio Andreotti a Umberto Terracini e come già ricordato per la prima volta anche tredici donne. La Caligaris, classe 1882, fu una pioniera della militanza politica femminile che continuò fino alla soglia degli 80 anni. Insieme all’autore interverranno il sindaco Mauro de Lillis e la giovane consigliere comunale Elisa Massotti.