Nel corso dell’ordinario pattugliamento del quartiere Tiburtino, gli agenti della Sesta Sezione “Contrasto al Crimine diffuso” della Squadra Mobile hanno notato in via dei Cluniacensi due soggetti: all’occhio esperto dei poliziotti, gli stessi sono apparsi immediatamente sospetti perché, confabulando, si guardavano costantemente intorno, palesando un’ attenzione ed un nervosismo anomalo.
Tenuto conto di quei “segnali”, i Falchi della Squadra Mobile, seguendo uno schema collaudato, sono scesi dalle proprie autovetture “civetta”, posizionandosi in appostamento ad una distanza tale da poter seguire le mosse dei due ma senza essere scorti.
Dopo pochi minuti, vedendo che i due salivano a bordo di un’autovettura, una fiat 500 parcheggiata a pochi metri, hanno proceduto a bloccarli, a identificarli e perquisirli.
Oltre al contegno nervoso, i sospetti dei poliziotti si sono fatti sempre più concreti quando, ispezionate le autovetture anche con l’ausilio di unità cinofile, il cane “Condor” ha segnalato la presenza a bordo di stupefacente, che tuttavia non è stato rinvenuto.
Inoltre, F.P., più volte invitato a indicare il luogo della propria abitazione, ha riferito agli agenti destinazioni apparse pretestuose e inverosimili, con il chiaro intento di eludere ulteriori perquisizioni.
Condotto a Ciampino, dove risulta residente il padre, divincolandosi dal controllo degli agenti con uno scatto fulminio, è saltato a bordo della propria autovettura dandosi alla fuga a folle velocità nel traffico cittadino.
Ne è nato un inseguimento: l’auto del fuggitivo viaggiava a tutta velocità urtando auto in sosta, imboccando diverse strade contromano e speronando anche l’auto dei poliziotti che lo stavano seguendo.
La folle corsa è proseguita anche sul Grande Raccordo Anulare, fino a concludersi presso la rotonda di via della Cecchignola angolo Torpagnotta: qui il fuggitivo, braccato da diversi interminabili minuti, vistasi sbarrata la strada dalle Volanti schierate, ha rallentato la corsa quel tanto da essere raggiunto dalla pattuglia dei Falchi che non lo aveva perso di vista.
Durante l’inseguimento, gli agenti della Squadra Mobile, nonostante la concitazione, hanno potuto notare che il soggetto aveva lanciato due fogli di carta dal finestrino che, successivamente recuperati, si sono rivelati due bollette per il servizio idrico Acea, relative ad un’utenza di Albano Laziale. E lì i poliziotti hanno scoperto l’effettiva abitazione del F.P., una villetta a due piani, e il motivo della forsennata fuga dell’uomo. Perquisendo la casa sono saltati fuori 12 involucri contenenti complessivamente oltre 1,6 kg di cocaina; un involucro contenente 8,3 grammi di hashish; un involucro contenente 6,9 grammi di marijuana; 2 macchine per la preparazione di involucri sottovuoto; una pistola con matricola abrasa e un caricatore rifornito di 14 cartucce, modello in uso alle Forze di Polizia. L’uomo è stato arrestato.