Le carceri del Lazio hanno tutte un problema di sovraffollamento, ma a Latina ci sono punte particolarmente significative. È quanto viene fuori dalla relazione del garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio che ha diffuso i dati relativi al 2018. Non è l’unico dei problemi presenti: spesso è il decoro a mancare, o spazi per i colloqui con i figli o ancora c’è un problema relativo ad un alto numero di sospetti morti in cella, come è accaduto a Velletri.
SOVRAFFOLLAMENTO
A Latina la maglia nera nel Lazio per il sovraffollamento. Si colloca nell’ultimo posto della classifica con un indice del 173%, che è di gran lunga superiore alla media italiana (118%). Male anche Velletri il cui indice di sovraffollamento è del 136%. Per capire a cosa equivalgono le percentuali, basta comprendere alcuni dati: nel carcere di Latina ci sono 77 posti, ma sono presenti 168 persone di cui 35 donne e 42 stranieri. A Velletri la capienza è di 411 persone, ma ne sono presenti 561 (tutti uomini) di cui 185 stranieri.
STRANIERI
Altro elemento che caratterizza la situazione di alcuni istituti di pena regionali è la presenza di detenuti stranieri sul totale della popolazione carceraria. Nel totale degli istituti della Regione, al 31 dicembre 2018 la percentuale era leggermente più alta che sul territorio nazionale (40,2% invece di 34,0%). A Latina e a Velletri la percentuale è in linea con la media nazionale: 31,6% nel primo e 33% nel secondo.
STATO DI MANUTENZIONE
Uno dei problemi maggiori riguarda lo stato di manutenzione degli edifici e delle sezioni detentive. Quasi tutti gli edifici non sono di recente costruzione, alcuni addirittura sono vere e proprie strutture “storiche”. Alcuni istituti come quelli di Cassino e Latina, entrambi ubicati all’interno del tessuto urbano e costruiti nella prima metà del secolo scorso, presentano invece problematiche diverse di non minore importanza, sia per i pochi spazi a disposizione che per le condizioni di detenzione. Il problema del riscaldamento delle stanze detentive, come dell’inadeguatezza degli impianti o dei tempi di accensione è continuamente segnalato da parte dei detenuti anche a Latina. A Velletri le docce sono presenti nelle camere del nuovo padiglione, mentre nel vecchio padiglione è presente una sala docce ogni 5 camere, in molti casi necessita di rinnovamento a causa di muffa e muri scrostati. Le stanze del vecchio padiglione sono in cattive condizioni con muri scrostati e muffa, necessiterebbero di interventi di ristrutturazione e di adeguamento. Le sale socialità sono anguste e disadorne. La sezione di isolamento è divisa in due parti, una sola delle quali è stata ristrutturata.
COLLOQUI CON FIGLI
Per i colloqui con i figli minori in alcuni istituti sono previste delle sale ludoteca, ambienti dedicati a mitigare l’impatto del minore con la struttura detentiva e a favorire la relazione genitore-figlio. Lo spazio a disposizione può variare a seconda delle caratteristiche delle strutture stesse. A Latina non sono presenti.
SUICIDI
Gravi informazioni a Velletri in tema di morti in cella e suicidi. Nel 2017 ci sono stati due decessi ed in entrambi i casi si trattava di suicidi e nel 2018 quattro decessi, di cui un suicidio. l’autorità giudiziaria ha avviato procedure di indagine per verificare la sussistenza di eventuali responsabilità di terzi. Al di là di quanto è stato o sarà appurato, resta il richiamo alla responsabilità di ciascuno degli attori istituzionali coinvolti per la prevenzione di simili, tragici, eventi.
CORSI
Nel 2018 la Direzione regionale della Formazione, con il contributo del Garante e in raccordo con il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, ha programmato lo svolgimento di alcuni corsi. In tutti gli istituti si sono svolti corsi per installatore e manutentore sistemi elettrico-elettronici, assistente familiare, operatore alla ristorazione e aiuto cuoco, tecniche di stampa e serigrafia, operatore del legno e dell’arredamento, HACCP. A Latina si sono svolti corsi per operatore della ceramica artistica e a Velletri corso sulle tecniche di digitalizzazione dei documenti.
LAVORO
Dal monitoraggio svolto dall’Ufficio del Garante, è emerso il quadro delle lavorazioni attive nel 2018 negli Istituti penitenziari del Lazio. A Latina i detenuti sono impiegati in soli servizi e lavori interni alle dipendenze dell’amministrazione penitenziaria e si tratta di servizi domestici e ordinaria manutenzione. A Velletri gli stessi, ma anche servizi di lavanderia e attività agricole.
ISTRUZIONE
A Latina l’istruzione primaria e secondaria è di competenza del CPIA di Latina- Aprilia. Sono attivi un corso di alfabetizzazione e un corso di scuola secondaria di primo livello per 3 classi (Alta Sicurezza, media sicurezza, precauzionali). Sebbene pochi detenuti riescano a conseguire il titolo, è invece elevato il numero di detenuti che partecipano alle lezioni come “auditori”; che si inseriscono nelle classi ad anno scolastico iniziato, per via dei numerosi nuovi ingressi che caratterizzano l’Istituto, o che non riescono a completare l’anno scolastico, a causa di trasferimenti e sfollamenti. Le 4 aule scolastiche sono state tutte dotate di LIM. È stato attivato un corso extracurriculare di espressione artistica attraverso l’utlizzo di colori. A Velletri, invece, ci sono lezione per la scuola primaria, secondaria di 1° livello, secondaria di 2° livello – Istituto Agrario. Prevista l’attivazione per il prossimo anno di un corso anche per la sezione precauzionale e di un Polo universitario denominato Uniliberi in una sezione specifica che sarà dedicata ai soli detenuti studenti con 4 postazioni informatiche complete anche di collegamento Skype. La Direzione intende avviare anche un corso di scuola secondaria di 2° livello con indirizzo alberghiero.