Si prospetta un’estate con meno servizi per i bagnanti che sceglieranno di venire al mare a Torvaianica? I consiglieri comunali del gruppo Essere Pomezia, Fabio Fucci, Emanuela Pecchia e Massimo Abbondanza, hanno firmato un’interrogazione indirizzata al sindaco: “Stando alle intenzioni del Comune quest’anno – sostengono i tre consiglieri di opposizione – in spiaggia non sarà possibile comprare nemmeno una bottiglietta d’acqua“. “L’amministrazione – aggiungono – sostiene che i chioschi possano esclusivamente affittare lettini, ombrelloni e sdraio”. Questo mentre gli stessi gestori dei chioschi starebbero chiedendo a gran voce l’attivazione di convenzioni con il Comune per fornire servizi come la ristorazione in spiaggia, l’apertura di bagni pubblici e l’inaugurazione di passerelle.
“La vicenda è ancora più singolare se consideriamo che a febbraio 2018 i grillini portarono una mozione in consiglio comunale in cui chiedevano proprio l’attivazione delle convenzioni fortemente volute oggi dai gestori dei chioschi – commenta il consigliere Fabio Fucci – Incomprensibile questo stravolgimento di intenti a distanza di un anno dalla suddetta mozione. Il cambiamento porterebbe a questo scenario: per la prima volta dopo decenni, l’amministrazione nega agli operatori balneari la possibilità di vendere bibite e cibo. C’è di più: ad alcuni stabilimenti viene impedito anche l’allestimento dei servizi igienici (veri e propri bagni in spiaggia), di fondamentale importanza per i bagnanti che in questo modo subiranno un drastico taglio dei servizi in spiaggia”.
“Per queste ragioni – conclude il gruppo Essere Pomezia – durante la prossima riunione della massima assise cittadina siamo intenzionati ad interrogare il sindaco Adriano Zuccalà. Vogliamo risposte, vogliamo sapere perché il Comune impedirà ai gestori dei chioschi l’erogazione di servizi fondamentali per i bagnanti e per i turisti. Vogliamo sapere cosa il Comune intende fare per consentire ai gestori di continuare ad effettuare le attività che hanno sempre offerto, in modo che possano essere salvaguardati gli investimenti, l’occupazione e, soprattutto, il livello di servizi offerti sul litorale”.