Il Comune prepara una delibera dopo i tafferugli che hanno preceduto la finale di Coppa Italia che si è giocata mercoledì scorso. Non soltanto le auto dei vigili urbani (due delle quali date alle fiamme, il Corpo si costituirà parte civile), ma anche quelle di Castellinsieme onlus, associazione che assiste ragazzi disabili arrivati da Albano per assistere alla finale di Coppa Italia all’Olimpico ma costretti a tornare indietro a causa degli scontri fra ponte Milvio e lungotevere Diaz. Un’altra scena vergognosa di quanto accaduto prima di Atalanta-Lazio. Negli scontri sono stati arrestati tre ultrà laziali che venerdì saranno processati per direttissima. Per altri due i pm hanno chiesto la convalida del fermo per possesso di bombe carta. Indagini in corso per identificare tutti i giovani, molti dei quali a volto scoperto, che alle 19 di mercoledì hanno assalito tre auto della municipale – ferendo il comandante del XV gruppo Cassia Ugo Esposito – e sono stati poi respinti dalla polizia in via dei Robilant. Come anche gli aggressori di un pulmino con tifosi dell’Atalanta preso a bastonate all’inizio di via Flaminia dopo la partita, mentre un laziale 17enne ha subito a Ponte Milvio l’amputazione di un dito per lo scoppio del petardo che teneva in mano durante i festeggiamenti per la vittoria della Lazio. Nove i daspo, tre a tifosi dell’Atalanta (compresa una donna).
17/05/2019