Approfondite indagini hanno permesso di denunciare alla Procura della Repubblica di Roma due persone resisi responsabili della ricettazione dell’opera d’arte, due romani di mezza età, che gestiscono un antiquariato in centro. L’opera è stata riconosciuta autentica e appartenente alla citata chiesa a seguito di approfondito esame tecnico svolto da funzionari della Soprintendenza per il Comune di Napoli. Il dipinto di importantissimo valore storico, artistico, culturale, era anche pubblicato sul bollettino delle ricerche “Arte in ostaggio” n. 17. I Carabinieri della stazione di Marino hanno recuperato l’opera d’arte nel dicembre scorso tra Marino e Grottaferrata, presso la villa dell’imprenditore che l’aveva acquistata regolarmente qualche mese prima presso il noto rivenditore di antiquariato romano. L’opera è stata presa in consegna dal comando tutela patrimonio culturale dei carabinieri di Napoli e ora è in mostra al museo storico artistico della fondazione di Villa Rufolo a Ravello in provincia di Salerno nell’ambito della mostra sui reperti archeologici e le opere d’arte recuperate dai carabinieri del TPC (Tutela Patrimonio Culturale ).
Grande soddisfazione da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali, quando hanno visto i carabinieri di Marino riportare ai colleghi di Napoli la preziosa opera d’arte dall’inestimabile valore storico e artistico. Al luogotenente Simmaco Vigilante ai suoi militari e ai colleghi del TPC sono andati i complimenti dei funzionari delle Belle Arti di Napoli per l’importante ritrovamento. Nella foto il dipinto recuperato a dicembre alla stazione carabinieri di Marino.