Un fenomeno in costante crescita tanto da potersi considerare una vera e propria piaga sociale. Il gioco d’azzardo e la relativa dipendenza, costituiscono temi di assoluta attualità unendo migliaia di persone che, colpite dalla ludopatia, entrano in circoli drammatici spesso correlati ad attività illecite. Sull’argomento, lo Spi CGIL Lega Latina Aprilia ha organizzato un convegno lo scorso 10 maggio a Latina, presso l’istituto tecnico Vittorio Veneto – Salvemini dal titolo “Gioco d’azzardo, prevenzione delle nuove dipendenze”.
Un quadro generale preoccupante
Sulla vastità del fenomeno del gioco d’azzardo sono i numeri a parlare. L’Italia è il primo paese al mondo per la vendita di “gratta e vinci” mentre gli sperperi per il gioco d’azzardo sono quasi pari alla spesa alimentare. Solo nel 2017 gli Italiani hanno giocato 101,8 miliardi di euro facendo registrare una crescita di 5 miliardi rispetto al 2016. In media, ogni italiano (neonati compresi) ha giocato 1400 euro per tentare la fortuna. Dal gioco da azzardo alla dipendenza il confine è labile e spesso i casi restano nell’ombra: la stima delle persone colpite da ludopatia in Italia si aggira sui 900 mila ma in cura ne risulterebbero solo 7000. I cittadini della provincia di Latina vantano tradizionalmente il triste primato nel Lazio (seconda regione in cui si spende di più in Italia dietro solo alla Lombardia) per le cifre spese nel gioco d’azzardo. Dall’ultima indagine pubblicata dal Sole 24 ore a febbraio scorso, Latina è risultata la 9^ provincia in Italia per le spese procapite nel gioco d’azzardo con una spesa media di 422,6 euro.
Nel comune di Latina spesi oltre 2.000 euro procapite
In provincia, è il capoluogo a farla da padrone come risulta dalla relazione illustrata dal segretario generale Lega Spi Latina-Aprilia. “Nel 2017 ogni cittadino nel comune di Latina ha speso circa 2,074 euro, 16° comune per le giocate procapite tra i 130 comuni italiani con una popolazione compresa tra i 150 e 200 mila residenti”. Per ciò che riguarda le persone colpite da ludopatia, i dati forniti dalle autorità sanitarie parlano di circa 400 casi noti nel 2018, di cui però solamente 251 in cura (199 uomini e 52 donne) a testimonianza di come la situazione sia altamente complessa ed estremamente volubile. “Purtroppo l’andamento risulta essere in continua crescita; peraltro esiste un problema legato alla consapevolezza e alla conseguente volontà di chiedere aiuto – spiega D’Ettorre -. Al riguardo va sottolineata la bontà del regolamento comunale approvato il 18 maggio 2018 a Latina in quanto vuole attuare misure di regolamentazione del gioco d’azzardo sviluppandone così una prima forma di controllo”.
Ad Aprilia presto uno sportello d’ascolto
La consapevolezza della portata del fenomeno ha convinto anche l’amministrazione comunale del sindaco Terra a predisporre misure di contrasto e prevenzione nei confronti della ludopatia. “Recentemente ho avuto contezza dell’avvio dei lavori per un regolamento sul gioco d’azzardo anche nel territorio del comune d’Aprilia.
Inoltre è in fase di allestimento un punto di ascolto che sarà messo alla disposizione dei servizi sociali. Questo può costituire un esempio di ciò che un sindaco può fare per contrastare i danni sociali che possono derivare dal gioco. Una forma di salvaguardia sociale con azioni dedicate, per esempio, al monitoraggio e nel caso all’impedimento di pubblicità ingannevole di sicure vincite, vere e proprie trappole per chi magari risulta già colpito da situazioni di disagio o difficoltà economiche”.