«Non vogliamo commettere alcun tipo di errore», ha scritto ieri sera il governatore Zingaretti, a margine dell’incontro con il titolare del Dicastero delle Infrastrutture. Più cauto il ministro Toninelli, che sembra mettere ancora in forse la realizzazione dell’autostrada. «Sul collegamento Roma-Latina è necessario procedere con la massima determinazione ma tenendo presenti tutte le criticità che così a lungo hanno impedito la realizzazione di interventi necessari e non differibili», precisa il ministro, che sottolinea anche gli investimenti fatti in questi mesi per la messa in sicurezza della Pontina. «Oltre venti milioni di euro tra rifacimento della pavimentazione stradale, sistemazione dei piani viabili e interventi sulle barriere di sicurezza – si legge in una nota del ministero – segno che anche nell’attesa della definizione dei complessi processi giudiziari è stato rispettato l’impegno di intervenire sulla messa in sicurezza dell’infrastruttura. Questo per non far venir meno l’esigenza dell’intervento di più ampio respiro che metta la Pontina in condizione di svolgere la sua funzione sul territorio».
«Il tavolo servirà a mettere a confronto le varie ipotesi – prosegue il ministero delle Infrastrutture – con l’obiettivo di arrivare celermente a una scelta che metta al primo posto la sicurezza di chi si sposta, renda più efficienti gli spostamenti tra la Capitale e la zona pontina, e non gravi sulle tasche dei cittadini».
Ulteriore elemento di criticità rischia di essere quello della scelta dell’ente che, in caso di esito positivo dell’accordo Mit-Regione sulla Roma-Latina, dovrebbe realizzare l’opera. Secondo Nicola Zingaretti «il vero tema è la società in house», quindi eseguire i lavori con un ruolo prevalentemente pubblico.