Nel giro di poche ore, le forze dell’ordine sono riuscite a rintracciare tutti i componenti della banda: uno di loro era nel campo nomadi di via Salviati, un’altro nei pressi della stazione di Santa Palomba, a Pomezia, e il terzo in provincia di Torino. Quest’ultimo è stato rintracciato grazie alla collaborazione dei carabinieri della Compagnia di Moncalieri. Le indagini svolte su un quinto componente della banda, di nazionalità serba, hanno consentito di verificare che lo stesso, domenica mattina, era stato arrestato dalla Polizia di Frontiera di Ventimiglia perché ad un controllo era risultato irregolare nel territorio nazionale, nel quale aveva fatto rientro dopo essere stato espulso.
“Secondo le prime ammissioni rese ai Carabinieri – si legge nel comunicato diramato dal Comando provinciale dell’Arma – la sera del 5 maggio scorso, i cinque avevano raggiunto via Pizzo Bernini per commettere il furto all’interno dell’abitazione dell’anziana donna, al secondo piano dello stabile. Dopo aver infranto il vetro di una finestra ed aver fatto irruzione, hanno sorpreso l’anziana, che nel frattempo, accortasi di quanto stava accadendo, era riuscita ad allertare una vicina di casa telefonandole. In quel frangente uno dei malviventi, nel tentativo di bloccare la richiesta d’aiuto della donna, l’avrebbe aggredita da dietro tramortendola. Tuttavia, come emerso dai primi accertamenti svolti dalla Polizia, le urla d’aiuto dell’anziana avevano attirato l’attenzione di alcuni vicini che avevano notato due soggetti scappare dall’abitazione della donna e dileguarsi a bordo di un’autovettura station wagon di colore grigio. Nel corso delle operazioni, i Carabinieri e la Polizia hanno recuperato e sequestrato la citata autovettura, trovata nella disponibilità di un soggetto bosniaco abitante nel campo di via Salviati. Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati tradotti presso le case circondariali dei luoghi in cui è avvenuta la cattura, in attesa dell’interrogatorio di convalida”.