C’era di tutto nei fondali del lago di Castel Gandolfo: da un Maggiolino Volkswagen alle Mini Minor e Fiat 500 degli anni settanta. I sub volontari della Under Water Team Italy diretti da Josè Amici hanno fatto un’immersione al lago Albano per esplorare i fondali dove il punto più profondo misura circa 160 metri. Nelle acque lacustri è stato trovato di tutto. Molte anche le imbarcazioni, i pedalò e altre barchette che giacciono in fondo al lago, insieme a pannelli di amianto, plastica, bombole del gas, ferro, legno, mobili vecchi, un camper e qualche elettrodomestico. La Asd Under Water Team Italy formata da sub volontari di Anzio, Nettuno, Castelli Romani e Roma, collegata alla protezione civile subacquea anche del lago di Nemi, si è messa a disposizione con i suoi sub, in modo gratuito e volontariato per ripulire i fondali in accordo con il Comune di Castelgandolfo che dovrà poi occuparsi di smaltire i rifiuti ripescati in fondo al lago in apposite discariche. Tra poco parte la stagione estiva e il lago diventerà meta di migliaia di turisti, gitanti e visitatori, tutti si aspettano di trovare una situazione ambientale ottimale, delle aree balneari se ne occupano i privati che hanno la licenza per gli stabilimenti. In programma già da alcuni anni c’era una sorta di esercito di sub volontari pronti ad intervenire, con mezzi e strumenti propri, tipo grossi palloni trainanti per tirare fuori le auto immerse e altre imbarcazioni specifiche da usare. Si attende l’ok dal comune e le autorizzazioni necessarie dagli enti preposti. Oltre i sub volontari della Under Water Team Italy, si sono immersi anche i sommozzatori della scuola subacquea “Nemo” MC Roma di Montecompatri. “Due anni fa abbiamo presentato un progetto all’amministrazione comunale, chiamato “La Luna nel Lago”, per la bonifica dei fondali, che in alcuni casi è più semplice, se i relitti e i rifiuti sono a pochi metri di profondità, dice l’istruttore Roberto Sciarra, mentre diventa più complicata per quei relitti grandi, come carcasse di auto, e ne abbiamo avvistate diverse, che sono a oltre 15-20 metri di profondità. Servono grossi palloni trainanti da una e due tonnellate e sub esperti per lavorarci. Ma potremmo iniziare una volta ottenuto i permessi dai relitti e i rifiuti che giacciono a pochi metri di profondità, come una vecchia 500 degli anni 70 che si trova a pochi metri dalla spiaggia e di profondità, in dotazione abbiamo il pallone da una tonnellata, altri strumenti e tanta buona volontà” .
10/05/2019