I racconti del libro, di 100 pagine, arricchito da una copertina d’autore che porta la firma di Giancarlo De Petris e che ha avuto il coordinamento editoriale di Gioconda Bartolotta, sono caratterizzati da un linguaggio semplice ed evocativo, capaci di emozionare il lettore, corredati da schede e mappe didattiche alle quali è demandato il compito di definire in maniera più tecnica e scientifica le varie tematiche affrontate nei racconti stessi. Come si legge nella sinossi del volume: “Questo è, sì, un libro che parla di scienza e di archeologia ma lo fa affidandosi alle avventure di Mino, il piccolo Dinosauro cantastorie (ispirato alle impronte di Rio Martino), e a Sira, la sacerdotessa della Mater Matuta, passando per Gea, Circe e tanti altri. Lasciandosi trasportare dalla spasmodica ricerca della luce, nei meandri dell’oscurità, o dallo sciabordio dell’acqua, che tutto cela e tutto svela, o dai sussurri del vento, ognuno di noi potrà scoprire la faccia meno conosciuta dei luoghi che ci circondano… La faccia preistorica dell’Agro Pontino”.
Marco Mastroleo è nato a Massafra (TA) nel 1981, laureato in Beni Culturali, indirizzo archeologico, vive a Latina e lavora per una importante cooperativa ortofrutticola. Nel tempo libero continua a dedicarsi all’antichità, facendo la guida turistica in Musei (tra i quali la Fondazione Zei) e siti archeologici, provando a raccontare la storia in modi sempre diversi.