LA RAGGI PIÙ FORTE DELLE AVVERSITÀ
La mole di lavoro, se possibile, nel frattempo aumenta. Così, nella stanza dei bottoni del Campidoglio, alla sindaca tocca rinfrancare i fedelissimi e fare il muso duro con chi rema contro a partire proprio dall’affaire stadio: “Si va avanti e basta”. Nella Giunta, dove è ancora vacante la poltrona dell’assessore all’Ambiente, intanto cresce l’insofferenza al ferreo assessore al Bilancio che ha spinto lo stesso Lemmetti a scagliare la prima pietra, e come ha detto testualmente, a togliersi pure “un sassolino dalla scarpa”. L’occasione è arrivata qualche giorno fa mentre la giunta era in corso in Sala delle Bandiere: “Quando si presenta il rendiconto la giunta deve essere presente. Gli assessori avrebbero dovuto essere qui a spiegare alla città e ai consiglieri quel che è successo nel 2018. Ma sono solo”, mentre i colleghi avevano disertato appositamente l’appuntamento. Il riferimento polemico di Lemmetti era ai 380 milioni di euro che gli assessorati non sono riusciti a spendere perché non hanno portato a termine le procedure di gara in tempo utile. Ovvero, uno dei rilievi dell’Oref, l’organo che vigila sui conti capitolini, al consuntivo di Lemmetti. Che nell’occasione ha portato sul tavolo della stampa due obiettivi centrati dall’amministrazione: “Abbiamo portato il debito corrente del Comune di Roma da 1,3 miliardi a 940 milioni. Può non piacere nel contenuto ma lo stiamo riducendo, e abbiamo anche messo in sicurezza l’Atac”.
LE BORDATE DI SALVINI CONTRO LA SINDACA
La Raggi, però, deve far fronte anche alle continue bordate del Ministro degli Interni Matteo Salvini: “Non critico più la sindaca di Roma, Virginia Raggi”, è stata l’ultima, “Da oggi dico che Roma è ordinata, la metropolitana funziona, le buche nelle strade non ci sono più e non si vedono nemmeno i topi. Tutto è tranquillo, tutto è perfetto, tutto è sicuro a Roma soprattutto in periferia”. Trovate pubblicitarie sbuffa la Raggi, secondo bene informati, pensate solo in vista delle prossime elezioni europee. “Salvini scredita Roma per coprire quello che è successo al suo sottosegretario ai trasporti Armando Siri indagato per corruzione”, ha attaccato la sindaca lanciando a sua volta frecciate: “Se invece di cambiarsi le felpe andasse a lavorare non farebbe danno. Se mi dà la felpa da ministro dell’Interno per un giorno intanto vado a sgomberare CasaPound. E’ una delle prime cose che potrebbe fare”.
5STELLE: “VIRGINIA AL MASSIMO DELLO SPLENDORE”
“Virginia in questo momento è al suo massimo splendore” ha detto il senatore pentastellato Emanuele Dessì, “Ha dovuto rimmettere in piedi una macchina amministrativa distrutta da Mafia Capitale e adesso finalmente sta risolvendo i problemi come vediamo dalla partenza delle opere pubbliche, vedi il rifacimento strade, e soprattutto la sistemazione dei conti del Comune con l’uscita dal commissariamento ma anche delle partecipate, Ama e Atac in testa che finalmente torneranno a dare ai romani i servizi che meritano”. Giulio Pelonzi, capogruppo del Pd in Campidoglio la pensa diversamente e offre un suggerimento alla sindaca: “Una via ci sarebbe per far uscire Roma dal buio: dimissioni e subito”.
Adelaide Pierucci