Le nuove esigenze di tipo pragmatico stanno lentamente emarginando lo studio delle lingue latina e greca nelle scuole di tutt’Europa. I futuri uomini del nostro continente rischiano d’ignorare quasi del tutto il passato in cui affondano le radici della nostra civiltà e del nostro pensiero. Proprio per questo l’Accademia Viavarium Novum ha promosso un convegno internazionale che si terra’ dal 2 al 4 maggio nella sede di Villa Falconieri a FRASCATI (Roma), nel corso del quale sarà presentata la proposta elaborata unitamente anche a delegazioni d’altri Paesi, di inserire il latino e il greco nell’elenco Unesco dei beni immateriali costituenti patrimonio dell’intera umanità. Un Odg approvato a fine 2017 dal Senato italiano impegnava il governo italiano a farsi garante d’una continua sensibilizzazione soprattutto nelle politiche scolastiche, per la salvaguardia concreta delle lingue latina e greca, come massima espressione della sostanza culturale d’Europa; ad attivarsi per presentare all’Unesco la domanda per dichiarare il latino e il greco patrimonio culturale dell’umanità non soltanto europea, ma anche extraeuropea, come elemento unificante della civiltà occidentale e come eredita’ d’inestimabile valore lasciataci da oltre duemilasettecento anni di storia culturale; a volersi assumere la responsabilità di «garante della salvaguardia del latino e del greco» come discipline portanti, assieme alla filosofia, di una scuola formativa non professionalizzante, e di un’educazione globale e umana delle nuove generazioni; a richiedere all’Unesco di nominare l’Italia «scrigno simbolico» e crocevia delle culture e delle lingue greca e latina, perché si sviluppi un interesse che coinvolga tutti i settori della sua cultura, dal sistema scolastico al mondo della scienza, dello spettacolo e dei mezzi di comunicazione di massa. Successivamente rappresentanti d’altri Paesi si sono uniti per chiedere ai propri governi d’avanzare la stessa proposta all’Unesco: movimenti vari in Francia, in Spagna, in Inghilterra, in Bulgaria stanno mettendo in campo diverse iniziative, nelle quali l’Accademia Vivarium Novum è coinvolta per raggiungere la meta del riconoscimento di tutte le lingue classiche (dunque anche sanscrito, cinese classico, arabo classico, persiano medievale, ebraico classico, etc.), come patrimonio dell’intero genere umano.
30/04/2019