LE CERTEZZE SI SGRETOLANO
L’appoggio politico insomma sulla grande opera di Luca Parnasi (sotto accusa per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione) si sta sgretolando. Nella commissione di lunedì Grancio ha letto in commissione il parere di Andrea Magnanelli dell’avvocatura capitolina “ricevuto e secretato dalla sindaca Raggi”, ha detto la consigliera ex-M5S. “La scelta di realizzare un impianto del tutto nuovo in un’area non edificata” ha letto Grancio “richiede un’adeguata motivazione… In caso di mancata motivazione l’intero procedimento si porrà a rischio annullamento nelle competenti sedi giuridiche. Nella deliberazione in esame e nello studio di fattibilità la questione non viene minimamente trattata con evidenti violazioni degli obblighi di motivazione se non anche con violazione di legge”. “Se ciò che sto divulgando non dovesse corrispondere al vero – ha continuato Grancio – allora mi denunciassero per falso. Il problema invece è che non mi sono inventata niente ed è dovere della maggioranza rendere pubblico il parere dell’avvocatura capitolina”.
GRANCIO IN PRIMA LINEA
Anche nell’XI municipio a dare battaglia è stata la Grancio. Il IX municipio, l’ente di prossimità che è più coinvolto dalla realizzazione dello stadio, giovedì 11 aprile ha dovuto votare un atto presentato dall’ex grillina e dallo stesso consigliere Stefano Fassina, sempre pronti a spingere per “annullare in autotutela la dichiarazione di pubblico interesse” riconosciuta il 14 giugno del 2017 dall’Assemblea Capitolina. Il riconoscimento del pubblico interesse è però fondamentale per consentire che sia applicata la cosiddetta “Legge sugli stadi”. Il venire meno di questo prerequisito, rende impossibile portare a compimento il progetto previsto a Tor di Valle.
ATTESA PER IL VOTO DELL’AULA GIULIO CESARE
Affinché l’iter dello venga bloccato, è, però, necessario che si esprima anche l’Assemblea Capitolina. Prima però, era necessario conoscere il parere dei municipi interessati. Dopo la caduta di Portuense, il cui presidente è stato sfiduciato il 9 aprile, restava da conoscere la posizione del IX Municipio. Il mini sindaco Dario D’Innocenti e il gruppo M5S si sono astenuti approvando la delibera proposta dall’opposizione: 9 i voti favorevoli tra cui una consigliera del M5S, Alessandra Tallarico, e 14 gli astenuti. Ma l’astensione, in base al regolamento del municipio, non equivale ad un voto contrario e così la delibera Grancio-Fassina è stata approvata. Altro “no” servito. Alla Commissione sport così non è rimasto che temporeggiare. Voto rimandato.
Valéry Palmieri