I 70 nuovi bus israeliani affittati da Atac le scorse settimane dovranno essere rispediti al mittente perché sono Euro 5, e non Euro 6, e non possono essere reimmatricolati presso la motirizzazione di Roma. La denuncia è della consigliera Pd, Ilaria Piccolo. I bus sarebbero bloccati, adesso, nei depositi tra Roma e Salerno. Quanto basta per scatenare i blogger che fin dall’inizio avevano ironizzato sulla loro provenienza, Tel Aviv appunto. Mercurio Viaggiatore, tra i più ferrati in fatto di trasporto locale, rilancia subito la notizia su Twitter: «Non possono essere immatricolati perché non rispettano requisiti antinquinamento, ma è già stato pagato il 16% a titolo di acconto, in corso incontri con la Motorizzazione”. Atac, comunque, fa sapere che del caso ora si sta occupando il fornitore: «L’azienda non corre alcun rischio economico per la fornitura – spiega la municipalizzata -. I corrispettivi finora versati al noleggiatore sono infatti coperti da specifica polizza di garanzia. Relativamente all’immatricolazione delle vetture a noleggio, il fornitore sta provvedendo, a sua propria cura e onere, alla finalizzazione di quanto necessario per mettere in strada le vetture come previsto dal contratto». Ancora non ci sono certezze, però, sul momento in cui i bus israeliani potranno circolare in città.
19/04/2019