Si aprono nuovi scenari in merito alla morte di Desirée Mariottini, la 16enne di Cisterna trovata morta in uno stabile abbandonato del quartiere romano di San Lorenzo. Il Dna ha incastrato il nigeriano Alinno Chima, accusato di omicidio. Dopo le prime notizie sulla perizia che erano trapelate nelle scorse settimane, è ora arrivata la conferma ufficiale: i risultati del test del Dna effettuati sul corpo della vittima e su i reperti sequestrati nello stabile rivelano la presenza del Dna di Alinno Chima. Precisamente, tracce genetiche dello straniero sono state rinvenute su un flacone di metadone e su una cannuccia utilizzata anche da Desirée per fumare crack. Per il nigeriano Alinno Chima il tribunale del Riesame aveva fatto cadere nei mesi scorsi l’accusa di omicidio, ma ora ad incastrarlo ci sono le tracce di Dna. Sono, dunque, tre le persone accusate di omicidio: oltre ad Alinno Chima, sono già in carcere Mamadou Gara ed il ganese Yousef Salia.