«Se ce lo chiedono, noi ci siamo: la città ha bisogno di una cura quotidiana». Così comincia la marcia alla conquista della Capitale di Matteo Salvini, segretario nazionale della Lega. «I romani, quando mi incontrano – prosegue in un post sul proprio profilo Facebook – mi dicono daje Matte’». Si apre così l’ennesima lite a distanza tra il leader della Lega e la sindaca Virginia Raggi. Una vera e propria baruffa social che rientra in questo copione pre-elettorale con il Carroccio che non nasconde ormai sulla Capitale e il M5S (a tutti i livelli) che si difende e contrattacca. Questa volta la grillina liquida la faccenda con una battuta in romanesco: «Magna tranquillo». Come dire: caro Matteo, il tuo partito può anche ambire al Comune, ma tanto la faccenda non è nell’ordine del giorno, quindi fai con calma. Per una volta la baruffa prende una piega molto scanzonata. I pentastellati vanno all’assalto del «Capitano» prendendolo per la gola. O meglio: pubblicano foto di Salvini mentre mangia un panino o beve del vino. Immagini accompagnate da tweet in dialetto dell’Urbe. Sicché il capogruppo a 5 Stelle in Campidoglio Giuliano Pacetti replica alle presunte richieste dei cittadini di avere un sindaco della Lega così: «Matte’ ma che ce sei cascato? Se vede che nun conosci i romani. Te stavamo a cojonà. Nun t’ha chiamato nessuno». Ecco poi Enrico Stefano, presidente del consiglio comunale: «A Matte’ non sei riuscito manco a fa er sindaco a Milano. Figurati a Roma». La replica dei parlamentari leghisti è senza appello: «La città è umiliata dall’inadeguatezza di Raggi e della sua giunta», dice la parlamentare Barbara Saltamartini, salviniana della primissima ora. Ormai però in rete è partito l’hashtag #MatteMagnaSereno.
12/04/2019