La performance, diretta da Danilo Proia e liberamente ispirata a “Le Heroides” di Ovidio: una raccolta di 21 lettere d’amore di cui 15 inviate da donne del mito ai rispettivi amanti . Le lettere sono monologhi in cui l’innamorata cerca di persuadere l’amante lontano a tornare da lei. Svolgono motivi diversi: la disperazione, la gelosia,il giuramento tradito. Le eroine pensano e sentono intensamente, sembrano avere una storia simile alle spalle. Le epistole sembrano avere una uniformitaÌ€ dovuta alla retorica del tempo ma la persuasione della retorica latina eÌ€ solo lo strumento attraverso il quale il poeta narra di seÌ e del suo tempo, della necessitaÌ€ di recuperare quel desiderio di mito che Roma e l’umanitaÌ€ stava dimenticando nel passaggio ad un mondo piuÌ€ razionale e meno poetico, piuÌ€ politico che immaginativo. Come nelle Metamorfosi cosiÌ€ nelle HERODIES il poeta pare suggerire che la modernitaÌ€ dei costumi eÌ€ necessaria, lo stile va mutato ma ci sono temi che ci riguardano da sempre e sempre faranno parte del nostro viaggio culturale proprio percheÌ fanno parte dell’umanitaÌ€.
Una donna si aggira sullo spazio scenico nel ricordo dei suoi amori. Sono amori realmente esistiti o eÌ€ la sua immaginazione a riempire la casa di uomini che l’hanno amata? Sensuale nei suoi vestiti, la donna ricorda i suoi eroi lontani nel tempo, quegli uomini che forse ora non sono piuÌ€ nemmeno nell’immaginario collettivo dell’umanitaÌ€. Mentre cammina, vive, sogna , nella sua testa si affaccia una volta Teseo il traditore di Arianna, un’altra volta Ulisse l’astuto eroe greco che con il suo cavallo ha sconfitto gli ignari troiani e poi Paride e la sua scelta divenendo cosiÌ€ la sua donna ideale. Noi siamo trascinati in quel mitico panorama di eroi e insieme trasportati dalla forza creativa di questa poetessa errante che canta i suoi amori accompagnata dalla musica di un musicista che sogna di essere lui l’oggetto del desiderio di questa magnifica creatura e da una cantante suo alter ego naturale. Le inflessioni dialettali, le suggestioni musicali rendono fruibili al pubblico del nostro tempo, al gusto contemporaneo questi temi eterni. Quattro sono i personaggi scelti e interpretati : Penelope, Fedra, Enone, Fillide. Le eroine si vestono e si svestono in quel camerino posto di fronte al pubblico mentre scorrono su un quadro le immagini della loro fantasia. CosiÌ€ il regista Danilo Proia:”La vita quindi come una scena dove possiamo mostrare l’ignoto, i sentimenti,la gioia, la sofferenza di amori che troppo spesso lasciamo addormentati nella nostra anima che si risvegliano, ci permettono emozioni e di andare avanti verso un cammino sconosciuto ma prezioso”. “E’ di scena ancora la prosa al teatro Fellini. Un fuori abbonamento che porteraÌ€ sul palco una delle nostre interpreti migliori in un progetto che vede la firma alla regia di Danilo Proia. Teatro musica in una rivisitazione di un classico di Ovidio”.
Info: 3925407500 [email protected] Botteghino Lun/Merc/Ven Dalle ore 10.00 alle ore 13.00 Dalle ore 15.00 alle ore 17.00.