Grazie a intercettazioni telefoniche ed ambientali di un gruppo di soggetti, è stato possibile allargare il raggio d’azione in ambito internazionale. Sono stati individuati non meno di 3 canali di approvvigionamento dello stupefacente, che a loro volta risultano riconducibili a narcotrafficanti dell’area napoletana divenuti negli anni figure di prima grandezza nel mercato mondiale dello stupefacente ed attualmente latitanti. La ricostruzione del metodo di approvvigionamento della droga mostra come, a differenza del passato quando venivano utilizzati prevalentemente soggetti direttamente affiliati, negli ultimi anni i clan camorristici di Napoli e provincia abbiano preferito avvalersi di broker trasversali che, privi di legami organici con le consorterie locali, operano attraverso numerosi e diversificati canali di approvvigionamento.
Tra gli arrestati c’è anche un uomo che da tempo vive stabilmente ad Aprilia, E.S. di 55 anni, proprietario di un bar.
Nel corso di perquisizioni effettuate a riscontro dell’indagine è stato constatato che gli indagati avevano adottato ogni possibile accortezza per assicurarsi impunità e garantire continuazione all’attività di spaccio, con l’installazione di una serie di porte blindate ad apertura elettronica che insieme a un sistema di videosorveglianza da remoto rendevano molto difficoltoso l’accesso alle Forze dell’Ordine.