Una Maschera un Volto un Paese. Questo il tema della suggestiva e fantasiosa mostra fotografica organizzata a Palazzo Ruspoli a Nemi. Quando indossare una maschera non è folklore ma pura identità di appartenenza ad un popolo Il gruppo “I Disertori della Vanga” composto dai fotografi Carlo Andreani, Fabrizio Baldazzi, Fabrizio Cimini e Paolo Lolletti, soci del Foto Club Castelli Romani, ha effettuato una ricerca fotografica, durata quattro anni, sulle tradizioni della Sardegna, in particolare quelle del carnevale e
dei fuochi di S. Antonio. Eventi che si svolgono a Orotelli, Fonni, Mamoiada, Sorgono, Ottana, Ula Tirso e Lula. Il lavoro si è sviluppato effettuando ricerche e scegliendo tra le varie manifestazioni quelle che sono sembrate tra le più interessanti sotto il profilo comunicativo, estetico e culturale. E’ stata, quindi, realizzata una mostra fotografica che non solo vuole documentare i riti e le
cerimonie tradizionali. La singolare mostra intende, attraverso l’impatto emotivo delle immagini, far comprendere ai visitatori che non si tratta di mere manifestazioni folcloristiche ma di espressioni di pura identità di appartenenza ad un popolo, che si rinnovano ogni anno e si tramandano di padre in figlio. Le foto sono state allestite a Nemi presso la Sala delle Armi di Palazzo Ruspoli, la kermesse culturale ha ottenuto il patrocinio del Comune di Nemi, della Regione Lazio, della Regione Sardegna e della FIAF – Federazione Italiana Associazioni Fotografiche. Verrà inaugurata oggi pomeriggio alle ore 17. Seguirà un intervento dell’antropologo Roberto Libera, direttore del Museo Diocesano di Albano sul tema della maschera nella storia dell’uomo . La mostra resterà aperta nei giorni 7-13-14-20-21-22 aprile con i seguenti orari: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20.
dei fuochi di S. Antonio. Eventi che si svolgono a Orotelli, Fonni, Mamoiada, Sorgono, Ottana, Ula Tirso e Lula. Il lavoro si è sviluppato effettuando ricerche e scegliendo tra le varie manifestazioni quelle che sono sembrate tra le più interessanti sotto il profilo comunicativo, estetico e culturale. E’ stata, quindi, realizzata una mostra fotografica che non solo vuole documentare i riti e le
cerimonie tradizionali. La singolare mostra intende, attraverso l’impatto emotivo delle immagini, far comprendere ai visitatori che non si tratta di mere manifestazioni folcloristiche ma di espressioni di pura identità di appartenenza ad un popolo, che si rinnovano ogni anno e si tramandano di padre in figlio. Le foto sono state allestite a Nemi presso la Sala delle Armi di Palazzo Ruspoli, la kermesse culturale ha ottenuto il patrocinio del Comune di Nemi, della Regione Lazio, della Regione Sardegna e della FIAF – Federazione Italiana Associazioni Fotografiche. Verrà inaugurata oggi pomeriggio alle ore 17. Seguirà un intervento dell’antropologo Roberto Libera, direttore del Museo Diocesano di Albano sul tema della maschera nella storia dell’uomo . La mostra resterà aperta nei giorni 7-13-14-20-21-22 aprile con i seguenti orari: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20.
06/04/2019