VIDEOSORVEGLIANZA ‘BALLERINA’
Al Tmb Salario il sistema di video sorveglianza c’era. E’ stato accertato, però, che, pur funzionante, era stato disattivato tre giorni prima e nessuno lo aveva segnalato. Mentre al Tmb di Rocca Cencia, sprovvista di telecamere, ma generalmente inaccessibile a esterni, alle sei qualcuno è riuscito ad agire. La paralisi, insomma, col dissequestro è stata scongiurata, visto che Rocca Cencia è tornato al lavoro pochi giorni dopo. Intanto però a Massimo Bagatti, amministratore unico pro tempore di Ama, con una lettera firmata Colari, la società della galassia Cerroni proprietaria dei due impianti di trattamento meccanico biologico di Malagrotta, è arrivata un’altra doccia fredda. L’amministratore nominato dal tribunale ha comunicato che da fine aprile saranno necessari dei lavori di manutenzione. E l’impianto sarà chiuso per tre mesi.
DISASTRO IN VISTA?
Con il Tmb Salario inagibile e sotto sequestro e i due di Malagrotta fermi si profila il disastro. Roma non saprebbe dove lavorare la metà dell’indifferenziata, circa 900 mila tonnellate l’anno. Materiale che prima di essere smaltito in discarica o negli inceneritori deve obbligatoriamente passare negli impianti di trattamento. Circa 1.250 tonnellate al giorno proprio nei due Tmb di Malagrotta, ossia più 400 mila l’anno. Mentre il resto è distribuito tra l’unico Tmb superstite di Ama a Rocca Cencia, con circa 200 mila tonnellate all’anno, e in altri impianti della provincia di Frosinone, Latina, Viterbo e in Abruzzo. L’utilizzo del tritovagliatore di Ostia di proprietà di Ama, già contestato dagli abitanti, e quello di Rocca Cencia privato, di proprietà Cerroni, ma affittato a Porcarelli, potrebbero, infatti, non bastare nei prossimi mesi per far fronte alle esigenze. Intanto il Campidoglio ha chiesto la costituzione di parte civile per il primo rogo, di via Salaria 981. “Stavamo lavorando sul divieto di utilizzo delle plastiche monouso a Roma”, ha detto la sindaca dopo il rogo a Rocca Cencia, “A questo punto acceleriamo perché dobbiamo iniziare a sottrarre rifiuti a questo sistema criminale. Ovviamente daremo un congruo termine a tutti gli esercizi commerciali e fornitori per gestire giacenze e scorte.” Intanto, forchette a parte, si attende lo sblocco amministrativo. A partire dalle nomine in Ama e in assessorato.