La Regione Lazio si farà parte attiva organizzando l’incontro fra Comuni, Provincia e operatori, attraverso l’istituzione di un tavolo, per velocizzare la fruibilità del Porto canale di Rio Martino a Latina. L’annuncio arriva da Giuseppe Simeone, consigliere regionale di Forza Italia, intervenuto in aula relativamente all’interrogazione sul Porto canale di Rio Martino, ricevendo la risposta auspicata dall’assessore regionale ai Lavori pubblici Mauro Alessandri.
L’accordo di programma del 2009 prevedeva una spesa di 19 milioni di euro per la realizzazione del Porto canale di Rio Martino: nel corso di questi anni si è proceduto ad un primo stralcio da circa 3 milioni e ad un secondo stralcio per 6,5 milioni di euro. «I lavori purtroppo si sono fermati per mancanza di ulteriori risorse – spiega Simeone – È urgente un terzo stralcio per rendere fruibile l’asta fluviale, attraverso la sistemazione dei pontili, dei parcheggi per le automobili, di acquedotto e fognatura. Il progetto infatti, prevede di ospitare in futuro circa 400 posti barca, mentre è parte integrante della stessa opera anche un’area oggetto di rinaturalizzazione della duna originaria a ridosso della foce del canale sul territorio del Comune di Sabaudia in pieno Parco nazionale del Circeo. Al momento, senza il completamento dei lavori, l’opera sarebbe inutilizzabile. Ed è un peccato, perché abbiamo davanti una prospettiva di vitale importanza per chi vive nell’area di borgo Grappa».
«La nascita del porto turistico, un’opera attesa da quasi dieci anni, rappresenterebbe per gli operatori economici di Borgo Grappa e della Marina un elemento fondamentale per rilanciare concretamente l’economia ed il turismo dell’intera area. Vale la pena ricordare – continua il consigliere regionale – che prima dell’avvio dei lavori il canale veniva utilizzato in maniera spontanea da circa 400 imbarcazioni. Adesso c’è la possibilità di ridare ossigeno a questo importante tratto di costa situato fra Latina e Sabaudia». Il tavolo dovrà mettere insieme anche i privati e magari anche prevedendo un contributo regionale».