I Progetti Sociali della Federazione Educativa Sportiva Karate nascono nel settembre 2015 ed è un settore della storica Federazione Fesik molto sensibile all’aspetto sociale. Il settore si rivolge principalmente alle persone con handicap, o comunque in condizione di svantaggio sociale e a tutti coloro i quali intendano praticare l’arte marziale del karate. “Gli obiettivi si realizzano mediante la pratica sportiva e segnatamente del karate, dice il maestro e tecnico federale di Pavona di Albano, Paolo Mammarella, utilizzando quest’ultimo come un mezzo di sport integrato. Nell’ambito sociale si opera per migliorare l’inserimento e l’integrazione del soggetto con handicap, o in condizione di svantaggio nella società. Nel ambito personale si cerca di migliorare l’autonomia, la mobilità, l’autostima, la coscienza e la consapevolezza delle proprie capacità. In ambito sportivo si tende ad ottenere la massima o miglior prestazione che il soggetto può dare, tenendo conto dei suoi limiti, anche legati all’handicap, e nel rispetto delle sue esigenze “. L’Associazione SocialFesik ha inoltre esteso a tutti i tipi di disabilità il progetto internazionale denominato: PKE (Paralimpic Karate Experience) con l’intento di allacciare rapporti in tutto il mondo con le altre Federazioni e non a caso questi atleti paralimpici sono ricercati in tutte le competizioni mondiali per la loro bravura e anche agli ultimi campionati del mondo di Karate ( a Dundee, in Scozia nel 2018) i ragazzi italiani hanno ben figurato vincendoli. Il presidente della PKE e del Settore Progetti Sociali è il maestro Mario Campise, affiancato dal maestro Paolo Mammarella della ASD Blue Team Pavona che pratica questa disciplina di sport integrato coinvolgendo i ragazzi paralimpici . L.S.
02/04/2019