Sessantasette anni fa la morte di dieci bambini deceduti in località Colle Caldara a Velletri a causa dell’esplosione di un residuato bellico. Era il 30 marzo 1952. Stamattina l’amministrazione comunale, in testa il sindaco di Velletri Orlando Pocci e le autorità civili, militari e religiose, ha organizzato una cerimonia di commemorazione sul luogo in cui avvenne la tragedia. Presente il gonfalone del Comune con gli agenti della Polizia locale in alta uniforme. Le vittime furono i fratelli Italo, Moreno e Leandro Petrella, rispettivamente di 13, 9 e 4 anni, i loro cuginetti Mario e Marcello Petrella, di 9 e 7 anni, e i fratelli Beniamino e Pierino Zaccagnini di 12 e 9 anni, Alfredo Borro di 9 anni, Orlando Bagaglini di 14 e Valter Fabrizi di 8 anni. Stavano giocando intorno a una mina della seconda guerra mondiale inesplosa. La deflagrazione fu devastante e i corpi furono dilaniati. Ancora oggi la tragedia di Colle Caldara è ricordata come una delle più gravi sciagure della provincia di Roma dal secondo dopoguerra.
30/03/2019