“Se possedete una biblioteca e un giardino avete tutto ciò che serve”, diceva Cicerone. In questo caso le biblioteche non c’entrano nulla, ma piante e fiori sì. Forse non tutto quello che serve per vivere, ma sicuramente rappresentano un volano di sviluppo per la provincia di Latina, che – stando all’ultimo decennale Censimento dell’agricoltura Istat, datato 2010 – fa registrare una percentuale pari all’1,2% della superficie agricola destinata alla produzione florovivaistica. A ben vedere, la metà dei metri quadrati totali dell’intera regione utilizzati per vivai e per la coltivazione di fiori ornamentali e piantine. Insomma, la florovivaistica pontina si è ritagliata un ruolo centrale nel comparto laziale e si appresta ad affacciarsi sul Golfo Persico. Ha infatti preso il via un progetto di valorizzazione del settore, partito con un incoming all’hotel Europa tra operatori pontini e buyers provenienti dagli Emirati Arabi, a cui si sono aggiunti imprenditori tedeschi ed austriaci. Progetto condotto da Agro Camera e dalla Camera di commercio di Latina, e che segue una precisa direttrice: dare slancio all’export dei prodotti pontini. “Abbiamo riaperto un dialogo con gli operatori che si era interrotto”, ha commentato il commissario straordinario della Camera di commercio di Latina, Mauro Zappia. “Si tratta di un progetto portato avanti grazie al lavoro di squadra del sistema camerale”. Imprenditori ed acquirenti esteri stanno dunque conducendo dei colloqui con le aziende di Latina per stipulare degli accordi commerciali verso il nord Europa e il Medio Oriente, provando a dare una sferzata alla concorrenza estera. Proprio la presenza di forti competitor esteri come l’Olanda, abbinata a costi di produzione elevati e un sempre più stretto margine tra ricavi e costi, ha in questi anni frenato il comparto italiano, che – come riflette il dossier realizzato dalla Camera di Commercio – “nell’ultimo biennio ha mostrato lievi recuperi dal lato dei consumi, ma non della produzione”. Anche il valore della produzione del Lazio, seppur interessato nel 2017 da un aumento del 3% rispetto all’anno precedente, ha evidenziato un ribasso del 25% rispetto ai 133 milioni del 2010. Anche sul fronte del numero di imprese registrate sul territorio pontino, il trend è negativo: nel 2018 “per ogni nuova azienda florivivaistica registrata ce ne sono 2,43 per cui è avvenuta la cancellazione del registro imprese”. Restano comunque oltre 480 le realtà imprenditoriali attive in provincia di Latina, più che raddoppiate rispetto alle 216 del 2010. Dato che va a braccetto con quello relativo alle esportazioni, ben 13 milioni di euro (quasi il 10% delle vendite all’estero del comparto agricolo locale) è il valore dell’export di piante e fiori nel primo semestre del 2018 (ultima rilevazione disponibile). Ed è appunto sulle vendite all’estero che si sta concentrando il faccia a faccia con gli operatori pontini, “per colmare quel gap di competitività – ha spiegato Zappia – che viene fuori dalla mancanza di associazione tra imprese. E in questo senso, e quindi anche sul piano qualitativo, il comparto floroivaistico pontino è in crescita”.
28/03/2019