Il 23 marzo nella serata dedicata ai combact sport al Pala Atlantico il fighter Mattia Faraoni non tradisce le aspettative del pubblico amico e vince un incontro tutt’altro che scontato contro il marocchino Boubaker El Bakouri. Non sono bastate tre riprese da tre minuti per determinare il vincitore, il responso del primo verdetto è stato un extra time: “credevo che il match fosse finito e anche il mio avversario aveva tolto i guantoni, psicologicamente è stata dura ritrovare la concentrazione, ma non potevo permettermi passi falsi”, ci dice Mattia Faraoni a pochi minuti dalla fine del suo incontro. Uno scontro vibrante tra due grandi atleti che non si sono risparmiati. Ottima la gestione delle prime riprese del combattente romano, che si è reso imprevedibile alternando combinazioni e tecniche. La tenacia del marocchino è venuta fuori in un terzo round davvero difficile per il suo avversario, l’ultima ripresa è stata, grazie a un’ottima preparazione fisica, tutta di firma italiana. Proprio il quarto round ha cancellato gli ultimi dubbi dalla testa dei giudici, che hanno assegnato la vittoria ai punti a Faraoni. Il match è stato combattuto dall’inizio alla fine: il pubblico di casa non è stato un condizionamento per l’atleta romano, mentre per quanto che riguarda il marocchino nessun timore reverenziale. “Sono felice per la vittoria è stata una battaglia”, racconta Faraoni, che alla terza ha subito un infortunio alla tibia che ha dovuto gestire per tutta la quarta ripresa. In tanti hanno assistito allo spettacolo offerto dal circuito Enfusion e dai suoi atleti, con un palazzetto sold out. Nella notte diversi verdetti inaspettati e molte conferme: vincono Emanuele Tetti, Emanuele Lulaj e Angelo Marino; extra time anche per Davide Armanini che si impone su Regilio Van den Ent; no contest tra Matteo Taccini e Luca Falco, infortunio ad un orecchio per quest’ultimo. Una serata quasi perfetta, peccato soltanto per la sconfitta di Silvia La Notte nel main event contro la scozzese Amy Pirnie, valevole per il mondiale Enfusion. Ora per Faraoni si aprano molte possibilità da poter cogliere: “sono pronto a nuove sfide, finalmente mi sento bene e ho voglia di continuare a confrontarmi e togliermi delle soddisfazioni”. Il futuro potrebbe regalargli grandi sorprese e il giusto palcoscenico dove mettere in mostra le sue qualità. Che si chiamino Enfusion, Bellator, Glory o Oktagon, la certezza è che queste sono sfide alla sua altezza. Roberto Persia
24/03/2019