L’EX ASSESSORE MONTANARI IN AUDIZIONE
In questo contesto, lo scorso venerdì è stata ascoltata Pinuccia Montanari, ex assessora con delega all’Ambiente e ai Rifiuti del Campidoglio, dimessasi proprio a seguito della mancata approvazione del bilancio di Ama, in pieno attritto con la prima cittadina e l’assessore comunale al Bilancio. E’ stata la terza audizione, dopo quella dell’ex presidente e amministratore delegato di Ama, Lorenzo Bagnacani e quella del presidente del Collegio dei sindaci di Ama, Mauro Lonardo. Anche in questo caso, al centro della discussione, sempre la questione della bocciatura del bilancio Ama da parte del collegio sindacale e di Roma Capitale, con un parere che è passato da positivo a negativo tra maggio e dicembre 2018. Secondo Pinuccia Montanari – un vero e proprio fiume in piena – sarebbe stato proprio questo il motivo delle sue dimissioni dall’esecutivo Raggi. “Sono rimasta molto scioccata – ha sottolineato in commissione – l’otto febbraio scorso, quando si è deciso di portare in Giunta Capitolina una delibera che riguardava anche il mio assessorato, quella che appunto bocciava la proposta di bilancio di Ama, senza che io ne avessi avuto notizia prima e senza quindi averla letta”. Montanari ha ricordato di aver chiesto tre ore di tempo prima della seduta di Giunta per poter leggere l’importante documento e, di fronte al rifiuto, di aver poi chiesto di leggere una serie di pareri pro veritate sulla questione prima di prendere una decisione che avrebbe avuto importanti conseguenze sull’azienda. “Avevo una grande preoccupazione – ha spiegato – che la bocciatura del bilancio potesse causare un dissesto aziendale”, nonostante quello che era stato fatto in precedenza. E sui famigerati 18 milioni di crediti per servizi cimiteriali dal 2006 in poi che il Comune di Roma non riconosce più all’Ama? L’ex assessore ai rifiuti ha sottolineato di aver posto in essere tutte le azioni possibili per fare chiarezza sulla questione, proprio per scongiurare l’ipotesi della bocciatura del bilancio da parte del socio unico.
LA VERITÀ DI MONTARI
Nelle conclusioni della partecipata audizione alla Pisana, la Montanari ha elencato quelle che per lei sono state le scorrettezze istituzionali che l’hanno portata alle dimissioni: “E’ stata approvata una delibera senza la firma dell’assessore competente per materia, presentatagli 5 minuti prima della riunione di Giunta; mentre sul piano politico, considero che tutte le persone che avevano manifestato contrarietà o perplessità sulla vicenda, sono state costrette ad andarsene o cacciate, come il consiglio di amministrazione di Ama”. Il ciclo di audizioni in commissione non si chiuderà qui, giovedì 21 marzo infatti è prevista la quarta audizione sulla vicenda Ama: convocata, alle ore 10, la sindaca di Roma Capitale, Virginia Raggi. Si presenterà?