La Cassazione ha confermato le condanne del Comune di Aprilia e dell’ex dirigente comunale Luciano Giovannini per la morte del giovane Daniele Giovannoni, un ragazzo di soli 15 anni caduto dal suo scooter mentre percorreva via Toscanini ad Aprilia. Comune e funzionario sono stati indicati dalla Cassazione come responsabili civili del decesso del ragazzo: il 15enne, infatti, ha perso il controllo del motorino – un Peugeot Spitfire – a causa del dissesto del manto stradale. Ci sono voluti quattordici anni perché la famiglia riuscisse ad avere giustizia per Daniele.
L’incidente in cui il giovane ha perso la vita è avvenuto il 30 agosto 2005 intorno alle 17.30. Il ragazzo stava percorrendo il rettilineo di via Toscanini con il suo motorino quando, a causa di una buca, è caduto a terra poco prima dello svincolo per viale Europa. A nulla sono valsi i soccorsi del 118 e il loro tempestivo intervento: nonostante fosse stato stabilizzato nel tragitto in ambulanza, Daniele spirerà prima dell’arrivo in ospedale.
Da subito tutti hanno puntato il dito sulle condizioni della strada ma la giustizia non procedeva. Il padre di Daniele si era anche incatenato davanti il Tribunale: voleva assolutamente che fosse fissata un’udienza che chiarisse le responsabilità della morte del figlio, strappato alla vita troppo giovane. Il processo è poi cominciato: tre gradi di giudizio, un processo lungo dodici anni. Che si è concluso adesso, con la conferma della condanna del Comune e del funzionario. Adesso dovrà essere stabilito il risarcimento per la famiglia di Daniele.