Aria mesta e volti molto amareggiati ieri sera alla conferenza stampa da parte del sindaco dimissionario (dimissioni protocollate nel pomeriggio in comune) di Genzano Daniele Lorenzon, con la presenza dei 4 assessori presso la sala giunta del comune. Una decina di presenti, tra giornalisti e qualche cittadino hanno preso parte alla stesura del discorso di Lorenzon che ha ricordato quanto fatto in questi due anni e mezzo circa di amministrazione, risaltando solo gli aspetti positivi e tralasciando i molti problemi che la sua gestione lascia insoluti nel territorio di Genzano. Oggi il consiglio comunale sarà comunque aperto dal sindaco e dai pochi suoi consiglieri dopo le dimissioni dei 6 componenti della maggioranza, mentre le opposizioni forse non si presenteranno in aula, ritenendo ormai conclusa da alcuni giorni la consiliatura a 5stelle. Alle domande dei giornalisti presenti sulle ragioni che hanno portato alle dimissioni di molti assessori, vice sindaco e poi di ben 6 consiglieri di maggioranza nel corso della sua gestione, il sindaco non ha dato risposte esaurienti, dicendo che la colpa della fine dell’amministrazione 5 stelle è stata dei dimissionari e non sua. Ma in realtà nelle note e nelle lettere dei consiglieri che si sono dimessi, è sempre trapelata la mancanza di fare collante e confrontarsi con gli altri da parte del sindaco, che anche prima di partire per Tokio, benché fosse un viaggio programmato per l’infiorata genzanese, non ha dato ascolto agli inviti dei consiglieri di maggioranza di confrontarsi per sanare la crisi politica genzanese. Alla domanda se alle prossime elezioni amministrative di Genzano si ricandida a sindaco, molto provato Lorenzon ha risposto: «Non sono in grado di dirlo in questo momento, non ci sto proprio pensando, mi sento solo di riposare a lungo e di augurare buon lavoro a chi sarà eletto sindaco dopo di me, per il bene di questa cittadina». Daniele Lorenzon e la sua addetta stampa, hanno chiuso la conferenza stampa annunciando che a breve sarà inviato un report di tutte le cose realizzate a Genzano durante la sua amministrazione. Mentre dalle opposizioni, da numerosi commercianti e da molti cittadini arrivano copiose lamentele e proteste per come è ridotta Genzano: piena di buche, degrado, sporcizia, con transenne ovunque, e una totale mancanza di dialogo con i cittadini . La viabilità nel caos, la crisi del commercio e del turismo, la prossima preparazione dell’infiorata, mai arrivato così in basso, il taglio di decine di alberi lungo via Emilia Romagna, la precarietà delle cooperative che gestiscono scuole e asili e delle assistenti scolastiche. Gli assessori presenti, silenziosi e amareggiati per come sono andate a finire le cose, a fine conferenza, hanno espresso personalmente il loro rammarico per la fine del loro lavoro, in quanto si erano impegnati nel sociale, nel far quadrare il bilancio e nel promuovere alcune attività culturali. Una Genzano triste e ferita, da risanare sotto tanti aspetti attende ora il commissario prefettizio che salirà le scale del palazzo comunale dell’antica via Livia, che a memoria d’uomo non era mai stato commissariato.
21/03/2019