«Non voglio sottrarmi alle mie responsabilità di primo cittadino, né sto gettando la spugna: ma è mio dovere prendere atto della grave crisi politica che si è aperta con le dimissioni di sei componenti della mia maggioranza e che rischia seriamente di portare Genzano in una situazione di incertezza», spiega Lorenzon, tornato dal viaggio istituzionale a Tokyo.
Si chiude un’amministrazione durata meno di tre anni, 32 mesi per la precisione. «Conti in ordine e prima riduzione di tasse e tariffe», è il bilancio di questi anni. «Il 2019 era iniziato nella giusta direzione e mi addolora profondamente non poter portare a termine gli obiettivi di questa consiliatura. Ai consiglieri dimissionari la responsabilità di interrompere quel percorso virtuoso che nonostante le risorse limitate eravamo riusciti a innescare».
Infine l’autodifesa: «Coloro che hanno vissuto questa esperienza insieme a me sanno che ho sempre agito con onestà anteponendo il bene di Genzano ad ogni forma di interesse o di personalismo».