Dieci nuove intitolazioni andranno ad arricchire la toponomastica di Pomezia, nelle zone del centro e della periferia. Nove aree pubbliche che ad oggi non hanno un nome saranno intitolate a donne (maestre, innovatrici, operaie, artiste) e una a un uomo: Gabriele Orlandi, il pilota dell’Aeronautica militare, che viveva a Pratica di Mare, tragicamente scomparso in un incidente aereo, durante una dimostrazione di volo, avvenuto a Terracina il 24 settembre del 2017. La scelta di aumentare i nomi di donna nella toponomastica assume un significato rilevante in una città, come Pomezia, che attualmente detiene il record negativo di personaggi femminili a cui sono dedicate strade e aree pubbliche. La procedura vuole che l’ok definitivo, che conferisce l’ufficialità, debba essere dato dalla Prefettura.
LE 9 DONNE – A Wilma Montesi, la giovane donna deceduta in circostanze ancora poco chiare nell’aprile del 1953 a Capocotta, è stato intitolato il passo a mare n. 8 di Torvaianica. I giardini pubblici di via Filippo Re, come proposto dagli studenti di Pomezia attraverso un concorso, saranno dedicati alla maestra Alda Federici, che insegnò a Santa Procula negli anni ’50. A Ketty La Rocca, artista attiva tra gli anni ’60 e ’70, è stata intitolata l’area verde di via Montevideo. A Simone Melchior Costeau, prima esploratrice sottomarina donna della storia, il passaggio a mare n. 41. A Rosina Ferrario, prima donna a ottenere il brevetto di volo, la rotatoria tra via Po e via Lago Maggiore a Campo Ascolano. La rotatoria tra via Pratica di Mare e Colli di Enea sarà intitolata, invece, a Maria Vittoria Imma Norsa, direttrice dell’istituto papirologico italiano nel primo dopoguerra.
E ancora, si chiamerà via delle Operaie un’area di circolazione carrabile in zona Monachelle, in onore di tutte quelle contadine pometine che, giovanissime, lasciavano i campi per andare a lavorare in fabbrica. Prenderà il nome di Lea Caroli, maestra di Pomezia, la pista ciclabile di via Don Sturzo. Infine, l’area parcheggio tra viale Manzoni e via Spaventa sarà dedicata a Isolina Camosi, maestra, che in occasione della fondazione di Pomezia, nel 1938, indossò il costume rappresentativo della città.