I lavoratori del settore edile del Lazio hanno occupato pacificamente piazza del Popolo, nel cuore del centro storico di Roma, per chiedere al Governo nazionale un forte e deciso rilancio del settore. L’iniziativa di protesta è stata promossa da Cgil, Cisl e Uil, i tre sindacati confederali. “Lo sciopero generale del settore delle costruzioni mancava da più di 20 anni – scrivono in una nota stampa congiunta i rappresentanti regionali dei tre sindacati – ma si è reso necessario a causa del perdurare di una crisi che ha portato dal 2008 ad oggi alla perdita di circa 600mila posti di lavoro a livello Nazionale. La Regione Lazio ha contribuito a quei dati, con la perdita di oltre 50mila posti di lavoro, di cui 30 mila a Roma. Chiediamo il rilancio del settore delle costruzioni, sbloccando le opere ferme, finanziando le altre, investire sulle manutenzioni delle infrastrutture già esistenti e di fare un passo indietro riguardo i fondi dell’Inail per i progetti di prevenzione e di formazione, perché quello che chiediamo è si il lavoro, ma il “ll Lavoro Sicuro”. Scendiamo in piazza – conclude la nota stampa – per tutelare i lavoratori ma anche tutte quelle imprese regolari che oggi sono fuori dal mercato perché la competizione non si fa più sulla qualità ma sui costi”.
15/03/2019