“Il lento naufragio dell’amministrazione Lorenzon è un boccone amaro da digerire – prosegue la lettera indirizzata al sindaco – Capita che le navi vadano a picco, a volte accade per motivi ineluttabili ma la vicenda di Genzano è qualcosa di completamente diverso. La tempesta era ampiamente prevista, gli scogli erano all’orizzonte ma la rotta è rimasta sempre la solita nonostante gli allarmi lanciati da ogni dove.
Le dimissioni di D’Amico da Presidente del Consiglio comunale ignorate per due mesi, un primo Consiglio convocato senza alcuna preparazione rivelatosi incapace di eleggere un nuovo Presidente e caratterizzato dalla richiesta di un nome fatta dal Sindaco alle opposizioni, un secondo consiglio nel quale è andata in scena la farsa dell’accordo fantasma con le opposizioni e la conseguente indicazione di voto del Sindaco ai consiglieri di maggioranza subito smentita e respinta dall’ignaro consigliere comunale di minoranza.
Poi le sofferte dimissioni dei consiglieri Bongianni e D’Amico che, anche se ampiamente motivate dal punto di vista politico non hanno suscitato alcuna riflessione nel Sindaco che è stato tirato per la giacca dai consiglieri rimasti affinché partecipasse a un incontro di chiarimento e alla analisi di una proposta di riorganizzazione (l’ennesima) che lo aiutasse e lo mettesse in condizione di rilanciare il programma amministrativo per Genzano.
Nei giorni successivi al Consiglio comunale, fino a ieri notte, i consiglieri del Movimento 5 Stelle si sono spesi cercando per l’ennesima volta soluzioni per recuperare almeno parte del progetto per Genzano invocando la presenza del Sindaco che ancora una volta ha rifiutato ogni disponibilità.
Sono i consiglieri a dover dare risposte alle loro stesse domande? Quello che manca, ora come dal primo giorno, è una figura di riferimento capace di far tesoro delle sollecitazioni del gruppo mettendole a sistema con decisione e senza tanti formalismi e soprattutto senza la paura di essere messa in secondo piano dal lavoro di squadra.
Ora la tempesta è al culmine e la nave rischia davvero di andare a picco ma il capitano s’è calato in una scialuppa e se n’è andato ad assistere al naufragio da uno scoglio lontano.
Null’altro da dire Daniele, prosegui il tuo viaggio ma da ora senza di noi.
Marco Fermanti,
Claudio Mariani,
Alessandro Scoppoletti,
Maurilio Silvestri”