NOC, CARDIOLOGIA ‘ZOPPA’
«Il reparto di Cardiologia dell’Ospedale dei Castelli è zoppo e in completo stallo». È quanto riferiscono a il Caffè fonti sanitarie qualificate che lavorano nella nuova struttura sanitaria che preferiscono non comparire. Parliamo dell’ospedale situato ad Ariccia, località Fontana di Papa, lungo la via Nettunense, che ha preso il posto dei tre ‘vecchi’ ospedali di Albano, Ariccia e Genzano destinato a divenire secondo la Regione Lazio una punta di diamante della sanità del basso Lazio. Oltre all’area dei Castelli, servirà anche i Comuni della Asl Roma 6, a cominciare da Aprilia, Anzio, Nettuno, Cisterna, Ardea e Pomezia. “Nella nuova struttura – spiegano i sanitari – manca difatti l’Emodinamica, termine con il quale si indica il reparto in cui si trovano strumentazioni e personale specializzato nell’analisi e cura delle malattie cardiache acute: infarti, patologie valvolari, etc. Tra questi servizi – incalzano i medici – figura anche la Coronarografia, esame fondamentale in tutte le patologie ischemiche del cuore che consente di comprendere se sia necessario, per risolvere il problema ischemico/infartuale del paziente, il posizionamento di uno stent (piccola struttura metallica che viene introdotta nei vasi sanguigni per aumentare il loro diametro); o il trasferimento in un reparto di Cardiochirurgia per l’intervento di ricostruzione coronarica (bypass). Al momento – ringhiano i medici – al Noc non è possibile eseguire Coronarografie, installare stent o eseguire operazioni cardiochirurgiche, visto che manca anche il reparto di Cardiochirurgia, ma è possibile solo installare pacemaker (piccolo dispositivo impiantato che aiuta a tenere sotto controllo le anomalie del battito cardiaco, ndr): un’operazione che al giorno d’oggi – continuano i sanitari – è considerata poco più che ambulatoriale».
L’EMODINAMICA NEGLI OSPEDALI PRIVATI
«Tra i pochi reparti in funzione nel nuovo ospedale dei Castelli – continuano i sanitari – la Cardiologia è quella decisamente più in sofferenza. La Cardiologia è stata accorpata alla Medicina generale, con gli stessi operatori sanitari che lavorano su entrambi i settori. Non è più attiva nemmeno l’Unità Coronarica, che era in funzione invece all’ospedale di Albano. I pazienti più gravi vengono spediti in Terapia Intensiva dove sono attivi 2 soli letto che vengono usati però anche per tutti gli altri reparti. Anche i posti letto a disposizione della Cardiologia sono diminuiti, da 12 di Albano a soli 10 del Noc. Tra gli addetti ai lavori, si vocifera che presto un nuovo e fiammante reparto di Emodinamica sarà attivato al Campus Biomedico di Roma-Eur, distante dal Noc appena 25 km. Noi medici, ci auguriamo che quanto prima anche la Cardiologia del Noc sia dotata del servizio di Emodinamica.Ma speriamo che nessuno venga a dirci in modo pretestuoso, come giustificazione per non aprire un reparto di Emodinamica al Noc, che vi sia una “presunta ed eccessiva vicinanza ad un’altra Emodimanica già attiva dello stesso quadrante sanitario di Roma sud”. In sostanza, il problema principale è uno: gli ospedali privati – concludono – inaugurano nuovi reparti e noi medici pubblici stiamo sempre e solo a guardare: perché?».
I medici: “Le promesse del direttore non ci bastano”
A inizio marzo, il direttore generale della Asl Roma 6, Narciso Mostarda – incalzato dai sanitari – ha promesso ai cittadini l’attivazione nel nuovo ospedale dei Castelli, entro l’anno in corso, di 207 posti letto in più rispetto agli attuali 137. Inoltre, il capo della Asl Roma 6 ha preannunciato al nostro giornale due ulteriori novità. A breve, ci sarà un deciso aumento del personale medico, infermieristico e tecnico che prenderà servizio nella nuova struttura. Inoltre, dal prossimo maggio all’interno dell’ospedale sarà attiva anche una centrale per la sterilizzazione dei ferri chirurgici, l’importante servizio era stato subappaltato al d una azienda esterna privata. Ma le rassicurazioni a mezzo stampa del direttore generale, Narciso Mostarda, evidentemente non bastano ai sanitari, che ci hanno ricontattato e continuano a lamentare numerose carenze.