Condanna confermata per il genero di Costantino Cha Cha Di Silvio, il 31enne Federico Esposito, accusato di aver cercato di continuare a compiere estorsioni ai danni di un negozio di abbigliamento griffato di Latina come faceva in precedenza il suocero. La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso del giovane, condannandolo anche a pagare le spese processuali e a versare duemila euro alla Cassa delle Ammende. Esposito ha appunto tentato un’estorsione ai danni del titolare di un negozio di abbigliamento già finito nel mirino di Cha Cha, su corso della Repubblica. Il 4 novembre 2015 il 31enne si sarebbe presentato nel negozio e avrebbe detto al titolare: “Dammi un giubbotto… se non me lo dai ti meno… te la faccio pagare”, abbassando anche più volte la cerniera del gilet per far capire che era armato. Lo stesso giorno Esposito ha poi compiuto una rapina ai danni del dipendente di un negozio di parrucchiere di via Tucci, facendosi consegnare 105 euro contenuti in cassa, dopo averle detto: “Apri la cassa, non ti faccio nulla, lo sai chi comanda a Latina no?”. Il 5 luglio, infine, l’imputato ha compiuto un tentativo di estorsione ai danni di un bar di via Filzi, cercando di costringere i titolari dell’attività a dargli del denaro, e a tal fine avrebbe anche appiccato il fuoco al gazebo del bar. Vicende per cui Esposito è stato arrestato nel maggio 2016 e nel dicembre successivo condannato dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, a quattro anni di reclusione. Una sentenza quasi integralmente confermata in appello e ora avallata dalla Corte di Cassazione.
14/03/2019