La richiesta è anche quella di “sensibilizzare tutti i parlamentari eletti nel collegio di Pomezia ed in provincia di Roma, affinché promuovano e garantiscano seri ed ampi confronti con tutti i soggetti istituzionali, associativi e professionali coinvolti, comprese le rappresentanze femminili, le associazioni familiari e le figure di garanzia per i minori, al fine di sospendere l’attuale iter di approvazione”.
“Un vero e proprio attacco alle donne e un ritorno indietro di 40 anni, alla difesa della famiglia tradizionale, la stessa in cui avvengono – basta leggere la cronaca di tutti i giorni – il maggior numero di violenze domestiche ed il numero maggiore di femminicidi”, commenta il consigliere Stefano Mengozzi. “Una bandiera retrograda che a Pomezia non può sventolare. Con questa mozione – come già avvenuto in molti comuni italiani – si manda un messaggio preciso a questo governo: stop a Pillon e a chi vuole tornare indietro”.