Qual è la situazione dei tempi di pagamento del Comune di Genzano ai propri fornitori?
«Genzano è in linea con i tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni italiane, come da dati forniti dall’apposita piattaforma del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Al 31 dicembre 2018, infatti, il nostro Comune ha registrato un tempo medio di 56 giorni, mentre il dato nazionale è di 55 giorni. Vogliamo fare meglio ma, comunque, siamo nella media».
Qual era la situazione negli anni precedenti?
«98 giorni, al 31 marzo del 2016. Dunque, in meno di tre anni, i tempi si sono praticamente dimezzati. Il miglioramento è costante nel tempo: il dato era di 82 giorni al 31/12/2016, 72 giorni al 31/12/2017 e, per l’appunto, 56 giorni a fine dicembre 2018».
Si può migliorare, per il futuro?
«Non sarà facile, ma stiamo lavorando per questo. Contiamo di migliorare ancora, per raggiungere l’obiettivo, ambizioso ma realistico, di portare i tempi medi di pagamento a 30 giorni. Cosa che, in Italia, ben pochi Comuni riescono a fare».
Come?
«Proseguendo l’azione di miglioramento del bilancio comunale nel suo complesso e, soprattutto, la lotta all’evasione e all’elusione fiscale. Nel 2018 ci siamo dotati di tutto il necessario per effettuare i controlli incrociati, e già stiamo accertando e recuperando somme rilevanti. Ciò consente non soltanto di incrementare le entrate ma, soprattutto, di destinare ulteriori risorse aggiuntive per le priorità dei cittadini e di ridurre tasse e tariffe, ben oltre quel che, comunque, siamo riusciti a fare col bilancio approvato a dicembre. La riduzione delle tasse è un preciso obiettivo gestionale che la Giunta Lorenzon, su mia proposta, ha dato all’area finanziaria e da raggiungere per il prossimo bilancio».
Ci saranno ritardi nei pagamenti, nel corso del 2019?
«È chiaro che, pur nell’equilibrio di bilancio, la gestione della cassa registra inevitabili disallineamenti tra entrate e uscite, nel corso dei diversi periodi, per cui in alcune fasi i pagamento hanno tempi più alti o più bassi della media annuale. Per risolvere anche questa situazione, il Consiglio ha appena approvato il ricorso all’anticipazione di liquidità così da supplire a momentanee carenze nel corso dell’anno, ad un costo molto basso, di appena lo 0,67% annuo, circa la metà dell’inflazione del 2019 stimata al 1,2%».