Nuovo anno, altro giro di numeri attorno ai conti economici di Piazza del Popolo. È infatti prossima nell’agenda politica la discussione del bilancio di previsione del 2019 e, nel frattempo, il Comune ha approvato, tramite delibera di giunta, il Programma triennale delle opere pubbliche 2019-2021 da 46 milioni, da allegare al documento economico. Maxi-piano che per l’anno corrente prevede 29,7 milioni di euro di spesa, concentrati essenzialmente su due fronti: manutenzione ordinaria e straordinaria ed interventi di riqualificazione. E al netto dei ragionamenti sull’effettiva possibilità di mettere in cantiere tutti gli interventi trascritti nero su bianco in sede di previsione di spesa, c’è da registrare lo spostamento della bussola degli stanziamenti verso temi al centro, negli ultimi anni, di accese polemiche da parte della cittadinanza, ovvero strade e scuole, su cui è veicolato il 40% delle risorse. Questione buche, oramai endemica: l’amministrazione ha predisposto un progetto di fattibilità per degli “interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade comunali con servizio di pronto intervento”, con un quadro economico pari a 5.742.628,00 euro per il 2019. Sicuramente buone notizie le strade groviera del capoluogo, anche se dando un’occhiata alle coperture si scopre che oltre il 50% della somma (3,2 milioni) dovrà essere finanziata da alienazioni (vendita di immobili e terreni), le cui entrate – e vale anche per il Comune di Latina – quasi mai corrispondono alle previsioni di piani di dismissione a sei zeri. Per le scuole comunali, invece, i soldi sembrano esserci. Ad ottobre l’ente ha richiesto al Miur il 20% d’acconto del finanziamento (4,3 milioni) per i lavori di messa in sicurezza e adeguamento sismico dei plessi scolastici Prampolini, Mazzini, Giuliano e Corradini. A cui si aggiungono i 347 mila euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti gli edifici scolastici, gli 800 mila euro per interventi manutentivi delle centrali termiche e di efficientamento energetico e gli 890 mila euro per la messa a norma della scuola V.Fabiano di Borgo Sabotino. Nel calendario dei lavori pubblici anche la realizzazione dell’isola pedonale con dissuasori mobili in zona pub (390 mila euro), la messa in sicurezza urgente del paramento murale della torre comunale (150 mila), i lavori per la tanto agognata separazione delle utenze di gas ed elettricità del palazzetto sport e delle piscine (460 mila), il recupero di piazzale dei Navigatori a Foce Verde (155 mila) e infine la manutenzione degli edifici pubblici comunali (480 mila) e del parco Vasco de Gama presso la Marina (172 mila). Dei 30 mln dell’intero programma, circa 15 riguardano i progetti “materiali” finanziati dal bando delle periferie indetto dal precedente governo, già destinatari di un acconto del 20% incassato la scorsa estate, ma su cui sorgono dubbi circa i tempi d’avvio dei lavori. Il completamento di via Massaro (8 mln) è il progetto simbolo per quanto riguarda gli intoppi sul rullino di marcia, dal momento che deve essere ancora redatta una Valutazione d’impatto ambientale (Via) e che si attende ancora la variante al prg con i relativi vincoli espropriativi dei terreni. Tutti interventi di riqualificazione e riuso in ritardo sulle tempistiche del cronoprogramma, datato marzo 2017, e per i quali manca ancora il terzo ed ultimo step progettuale prima dell’avvio della gara d’appalto e dell’inizio dei lavori, ossia quello dei progetti esecutivi. L’unica eccezione è la riqualificazione dell’ex garage Ruspi (1 mln di euro): la progettazione è stata accorpata con vecchi elaborati dell’architetto Cupelloni ed ora si attende l’imminente pubblicazione degli atti di gara.
28/02/2019