L’ospedale dei Castelli è l’unica struttura sanitaria pubblica dell’area sud di Roma senza il servizio di sterilizzazione dei ferri chirurgici. Bisturi, pinze, forbici, divaricatori, aghi e portaghi, suturatrici, ciotole, etc, devono essere puliti per bene dopo ogni operazione chirurgica. Il servizio è stato sub-appaltato in via sperimentale per 4 mesi ad una azienda esterna di Parma, la ServiziItalia spa, ma con sede anche ad Ariccia, al costo di 33mila e 647 euro, ovvero 8mila e 411 euro al mese. È quanto prevede la deliberazione n.980 del 25 ottobre 2018 del direttore generale della Asl Roma 6, Narciso Mostarda. Sulle carte c’è però anche la firma ed il via libera di Mario Ronchetti, direttore sanitario, Manuele Festuccia, direttore amministrativo, e Matteo Orciuoli, dell’ufficio affari generali ed istituzionali. “Servizio di sterilizzazione in outsourcing (Appalto a una società esterna di determinate funzioni o servizi, ndr) in via sperimentale – è riportato nel documento – per un periodo di quattro mesi (dicembre 2018/marzo 2019), a partire dalla data di apertura del Nuovo Ospedale dei Castelli (13 dicembre 2018, ndr). Affidamento diretto”. Se non verrà prorogato, il servizio sperimentale scadrà il prossimo 13 marzo. I vecchi ospedali della Asl Roma 6 ora chiusi, ovvero Albano, Ariccia e Genzano, erano dotati del servizio di sterilizzazione. Anche gli ospedali di Velletri, Frascati, il riuniti di Anzio-Nettuno e Marino sono dotati del servizio definito “indispensabile” dai medici che hanno segnalato il problema a il Caffè. «In sala operatoria, i cambi di programma sono all’ordine del giorno – ci racconta un chirurgo che lavora nel nuovo ospedale– l’assenza di un servizio di sterilizzazione interno sta mandando in crisi l’attività chirurgica del nuovo ospedale, visto che il rapporto con l’azienda privata ed esterna si basa, al contrario, sulla routine. Tra l’Altro, il servizio esterno è attivo solo dal lunedì al venerdì. Il sabato e la domenica l’azienda privata è chiusa e quindi la Asl Roma 6 spedisce i ferri chirurgici negli altri ospedali pubblici della zona» Alcuni medici hanno segnalato il problema ai dirigenti sanitari, ma nessuno gli ha ancora risposto: perché?
28/02/2019