UN PATRIMONIO DA VALORIZZARE
Roma è ricca di parchi, giardini e riserve naturali e vanta un consistente patrimonio forestale. Si parla di circa 320mila alberi distribuiti su una superificie molto ampia. Nel complesso, la più verde d’Europa. Mancano però misure e risorse adeguate a gestire una patrimonio di questo tipo. La carenza più importante riguarda la manutenzione del verde. I rami che ogni qual volta si alza il vento continuano copiosamente a cadere evidenziano un problema. Gli alberi in città soffrono a causa della loro scarsa manutenzione. E questo accade anche perchè, nonostante i ripetuti annunci, il Campidoglio non è ancora riuscito a fare un adeguato bando di gara, soprattutto per la potatura delle piante ad alto ed altissimo fusto.
IL BANDO DA 4 MILIONI?
Per la cura delle alberature di alto ed altissimo fusto, è previsto un bando da 4 milioni di euro. Soldi messi a disposizione dalla comunità europea. L’amministrazione cittadina ha già provato a mettere a bando quelle risorse. Ma nell’aprile del 2017 è arrivato il primo stop. L’Autorità nazionale anticorruzione ha bloccato la gara perchè non giudicata conforme al nuovo codice degli appalti. Stesso destino riservato alla manutenzione del verde verticale. Con la differenza che il bando per gli sfalci, dopo un lungo attendere, è arrivato.
MONTANARI: “GARA IMMINENTE”
Ad ottobre l’allora Assessora all’Ambiente Pinuccia Montanari, aveva dato per imminente la gara. “Entro la fine del mese” aveva dichiarato in un’intervista rilasciata al Messaggero. Un mese più tardi è invece arrivato l’altro bando, quello per il verde orizzontale. Ma piùà nessuna notizia sugli alberi d’alto fusto. “La gara del verde verticale è nelle ultime fasi dell’aggiudicazione” si era lasciata scappare la Sindaca, a metà novembre. Ad oggi, se ne sono perse le tracce. “Nelle more dell’aggiudicazione della gara – si era premurata di aggiungere Raggi – abbiamo effettuato delle gare ponte più piccole, per effetto delle quali abbiamo controllato 65mila alberi prospicienti le strade e le piazze”. Tutto resta fermo, almeno fino alla nomina del prossimo assessore all’Ambiente. E ai cittadini non resta che attendere i tempi della politica, nella speranza che nel frattempo un albero ad alto fusto non gli cada sulla testa.