Quando in ballo c’è un “tesoretto” sembra proprio che anche tra grillini l’unica strada possibile sia quella di finire a discutere in un’aula di giustizia. E il braccio di ferro questa volta sembra non essersi risolto bene per il sindaco di Pomezia, Adriano Zuccalà. Il Comune a guida 5 stelle appare infatti destinato a pagare oltre quattro milioni di euro alla Città Metropolitana di Roma Capitale della sindaca pentastellata Virginia Raggi. Il caso è quello dell’istituto scolastico di via Copernico. L’immobile è di proprietà della Città metropolitana, ex Provincia di Roma, che oltre sedici anni fa ha chiesto al Comune di pagare l’affitto. Non vedendo traccia neppure di un centesimo, l’allora Provincia ha quindi chiesto e ottenuto dal Tribunale di Velletri un decreto ingiuntivo per 2,8 milioni di euro. L’ente locale si è opposto, sostenendo tra l’altro che per quell’immobile non vi era alcun contratto di locazione e che anche la Provincia doveva del denaro al Comune, occupando a sua volta senza pagare un altro edificio. Il Tribunale di Velletri, ritenendo a quel punto che la vicenda non fosse più relativa a canoni non versati ma a un’occupazione priva di qualsiasi titolo, ha così condannato il Comune a pagare alla provincia oltre 4 milioni di euro e la Provincia a pagare al Comune, per l’altro edificio occupato, circa 650mila euro. Un brutto colpo per le casse pometine. A ridare speranza all’ente locale è stata poi, nel 2016, la Corte d’Appello di Roma, che ha confermato la condanna della Provincia a versare i circa 650mila euro al Comune, non essendo stata impugnata quella sentenza, e annullato la condanna del Comune a pagare gli oltre 4 milioni di euro alla Provincia, avallando la tesi che essendo stata fatta una richiesta di canoni non versati non poteva poi essere cambiata in corso di causa in una richiesta di soldi per occupazione sine titulo. Un’interpretazione ora bocciata dalla Cassazione, che ha ritenuto perfettamente corretta invece la condanna del Comune a pagare l’ingente somma alla Città Metropolitana per un’occupazione senza alcun titolo dell’edificio scolastico. Il ricorso della sindaca Raggi è stato così accolto e la sentenza impugnata annullata, con rinvio alla Corte d’Appello, che non potrà far altro che attenersi ai principi fissati dalla Suprema Corte. Zuccalà otterrà così gli spiccioli dalla Città Metropolitana ma sarà costretto a un salasso in favore della collega di Movimento Raggi.
23/02/2019